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Roma-Lido oltre i 40°: pendolari disperati sulla 'Feccia del Male'

"Temperature oltre i 40 gradi. Più che un trenino sembra una vaporiera" denunciano i pendolari che tutti i giorni percorrono la tratta. Rischio alto di malori per i passeggeri

Finestrini bloccati e aria condizionata rotta. 40 gradi, e più, percepiti. Questo è lo scenario all'interno dei vagoni del treno della Roma-Lido, la 'Freccia del Mare', o meglio 'Feccia del Male' come è stato ribattezzato dal popolo del web il trenino che collega Ostia a Roma. Sui malori dei passeggeri però c’è poco da scherzare: l’afa è insopportabile nei vagoni, il rischio svenimento o addirittura infarto c'è. La nuova ondata di caldo, ridenominata 'Caronte', sembra traghettare i passeggeri in quello che, più che un viaggio, sembra un vero e proprio inferno dantesco.

La pagina Facebook 'Il Trenino Roma-Lido' e il blog 'Odisseaquotidiana.it' sono pieni di commenti e sfoghi dei passeggeri, superstiti e grondanti di sudore, che hanno vissuto già l'odissea. Anche Twitter è pieno di commenti, per lo più ironici, tutti accompagnati dall'hashtag #romalido. "Ti sei portato un pollo? Quando scendi hai la cena pronta", 'cinguetta' Andrea a cui risponde Gandalf: "A Vitinia una ragazza si è sentita male". Malori, dal caldo pauroso, sottolineati anche da Luca: "Arrivato vivo e senza aria condizionata. Siete da denuncia".

E pensare che la 'Freccia del Mare', treno voluto dalla giunta Veltroni, era ed è uno dei convogli "moderni" della tratta Roma-Lido. I vagoni hanno però solamente un piccolo problema: i finestrini sono serrati e l'aria condizionata funziona a intermittenza. Gli episodi di ordinario disservizio e le giornate di ordinaria follia ormai non si contano più. I continui guasti, le corse saltate, i ritardi e le condizioni dei vagoni al limite del sopportabile hanno fatto scattare l'allarme che adesso suona in maniera sempre più insistente. Il Comitato Acilia Centro-Sud sta già raccogliendo adesioni, con l’aiuto di un avvocato, per avanzare una class action contro l’Atac.

Sel del XIII Municipio, non si nasconde, anzi parla addirittura di 'cittadini di serie B': "Mentre forse gli alti dirigenti del trasporto regionale, del comune e della regione se ne stanno in queste ore in uffici con aria condizionata, tra Roma e Ostia, sul tragitto metro della Roma-Lido si assiste a scene di violenza fisica indiretta sulle persone, costrette a viaggiare accalcate in vagoni senza aria condizionata. Si tratta di un vero e proprio carnaio comunale che al di là delle battute costituisce una emergenza grave, perché è a rischio la salute fisica dei cittadini".

"C'è il motivato sospetto - denunciano in una nota congiunta Sandro Lorenzatti e Alessio Stazi - che agli occhi di ATAC e del Comune di Roma, i cittadini che abitano tra Tor di Valle e Ostia siano cittadini di serie B. Questo è quello che rilevano centinaia di pendolari che si ritrovano sempre a viaggiare nelle stesse. vecchie e obsolete vetture. Una scelta irresponsabile anche perché sono proprio gli utenti della Roma Lido quelli che effettuano mediamente i tragitti più lunghi, e quindi avrebbero bisogno di maggiore tutela. ATAC deve decidersi. I suoi dirigenti non sono pagati per essere tali ma per fornire un servizio decente ai cittadini, e non sembra proprio lo stiano facendo".

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