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Spiagge libere di Ostia, Tassone: "Tar dà ragione al X Municipio"

Tassone: "E' un bel risultato". Labur: "Pesanti ombre sul nuovo bando delle spiagge"

La questione della gestione delle spiagge libere di Ostia nella stagione balneare scorsa continua a far parlare di sé, proprio mentre giunge in arrivo il nuovo bando. Come è ormai noto, il X Municipio ha provveduto ad annullare la gara per l’affidamento dei servizi di balneazione dopo che l’allora Direttore, l’avvocato Rodolfo Murra, inviato dal sindaco Marino ad Ostia all’indomani dello scandalo giudiziario che aveva travolto i vertici amministrativi del Municipio, aveva scovato tutta una serie di gravi irregolarità. 

L’annullamento d’ufficio è stato impugnato da uno dei concessionari (la coop. Ostia Sea and Beach) e ora il Tribunale Amministrativa Regionale, con l’ordinanza numero 548 del 6 febbraio scorso, ha respinto la richiesta di sospensiva motivando senza lasciar spazio ad interpretazioni. Il TAR ha fondato la propria decisione proprio sulla documentazione prodotta dal Comune, dalla quale si attesta che “il procedimento di gara risulta inficiato da numerose e diffuse illegittimità, di ordine formale e/o sostanziale”.

Soddisfazione è stata espressa dal presidente del X Municipio, Andrea Tassone, il quale ha sempre sostenuto che quella gara presentava profili di indiscutibile anomalia e si è battuto perché si giungesse ad una nuova indizione: “E’ un bel risultato – ha detto Tassone – conseguito in virtù di un lavoro serio, improntato sul perseguimento della legalità e dell’onestà. Ora dobbiamo continuare su questa linea di rigore, in vista della nuova gara e della prossima stagione balneare”.

Eppure qualche dubbio sul bando c'era. Tra tutti, a sottolinearlo, è stato Labur. Il laboratorio d'urbanistica del X Municipio in una nota ha sottolineato come il "nuovo bando, datato 4 febbraio, nasca dopo l’annullamento avvenuto il 4 novembre 2013, in autotutela del precedente bando del 18 giugno 2013 che era stato rettificato per errore materiale il 26 giungo 2013".

L’opposizione parla di “un documento privo di contenuti”, “discusso in fretta e furia”, che ha visto un “imbarazzante iter di approdo in aula” e dove è stato addirittura bocciato “un emendamento che prevedeva, per meglio combattere il rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata, l’ausilio di un magistrato o di un delegato della questura di Roma, per la redazione del Bando”, mentre lo stesso Labur (qui il comunicato completo) ripercorre commenti che gettano "pesanti ombre" sul bando spiagge. 

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