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Martedì, 16 Aprile 2024
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Petizione online: "Attraversamenti pedonali e corridoio mobilità su Cristoforo Colombo"

"Tra Malafede ed Ostia, per circa 15Km, non esiste un unico attraversamento pedonale della Via Cristoforo Colombo"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

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La tragedia che ha visto vittima nella notte di Capodanno un giovane diciassettenne, il povero Lorenzo Greco, investito da un'auto mentre attraversava a piedi la Via Cristoforo Colombo a Casalpalocco ha riportato per qualche giorno alla ribalta dei giornali e dei politici la disperata situazione della sicurezza di questa normalissima strada extraurbana di competenza del Comune di Roma, che ha una particolarità unica: quella di spaccare in due il tessuto urbano del X Municipio e di isolare di fatto le circa 30.000 persone residenti all'Infernetto dal resto del quartiere. Per un tratto di circa 12 chilometri, da Malafede al mare, non esiste infatti uno straccio di attraversamento pedonale! Nonostante le aree residenziali si siano moltiplicate a dismisura negli ultimi decenni, chi osa attraversare questa strada lo fa a proprio rischio e pericolo, cosciente di commettere un'infrazione e magari di dover ripagare le spese di carrozzeria dell'auto che lo dovesse investire. Uno scandalo urbanistico, di mobilità e di sicurezza che grida vendetta e che periodicamente riemerge al morto di turno, con le solite promesse di interventi tanto imponenti quanto nei fatti inutili, insostenibili ed improponibili. Ovvero la realizzazione di 2 sovrappassi pedonali, promessi proprio all'indomani dell'ultima tragedia, tra le lacrime e le scuse dei politici..

Già nel 2009 si doveva realizzare un sovrappasso all'altezza di Via W.Ferrari-Via Pindaro, per una spesa di circa 500.000 (cinquecentomila!) euro, che naufragò miseramente sia per motivi tecnici (in fase di consegna dei lavori la ditta aggiudicatrice avanzò pretese di rivalutazione economica per i necessari adeguamenti per la sicurezza e l'accesso ai disabili per 324.840,00 euro, rispetto all'offerta aggiudicata in base d'asta per 278.035,84 euro, per un totale di 602.875,84 euro) e sia per ragioni politiche (l'allora Presidente della Commissione Lavori Pubblici del X Municipio ed attuale vice, Pierfrancesco Marchesi tentò di delocalizzarla, mentre il sedicente comitato apolitico SOSTraffiColombo, ora defunto e legato alla giunta municipale dell'allora Presidente Vizzani, lo bocciò perché non era 'funzionale' ai faraonici, multimilionari e fantasiosi progetti di interramento della Colombo che la politica continuava a sventolare). Carote politiche protese sul naso di chi con questi reali problemi di sicurezza ci vive tutti i giorni. E tutti i giorni li rappresenta alle amministrazioni di questo Municipio e di Roma Capitale senza meritarsi il rispetto di una risposta.

Si perché i problemi di sicurezza e di mobilità di questa strada nel nostro territorio li abbiamo scritti, gridati e denunciati: esattamente tre mesi prima dell'ultima tragedia il sottoscritto aveva rappresentato la richiesta di mettere in sicurezza tutte le intersezioni semaforizzate della Cristoforo Colombo nel X Municipio con semplici attraversamenti (strisce) ciclo-pedonali, adeguando la segnaletica orizzontale e verticale, come prevede il Codice della Strada, come dice la Legge, con una spesa complessiva di poche migliaia di euro, all'Assessore alla Mobilità di Roma Capitale, Guido Improta, all'Assessore ai Lavori Pubblici, Mobilità e Trasporti del X Municipio, Antonio Caliendo, all'Assessore all'Urbanistica del X Municipio, Giacomina Di Salvo. Questi ultimi due erano persino stati incontrati personalmente per segnalare queste richieste tra gli interventi ritenuti prioritari in tema di mobilità e sicurezza. Il risultato è sotto gli occhi di tutti e visibile nelle lacrime dei cari che hanno perso un figlio non per colpa di un incidente, né perché 'vittima della strada', ma perché morto per l'incapacità politica e tecnica di chi dovrebbe curarsi della sicurezza di questa strada e del territorio tutto.

Ancora una volta il disinteresse (o, meglio, gli interessi divergenti) della politica e il rifuggire alle responsabilità dei tecnici hanno avuto la meglio sul buon senso e sugli interessi della collettività. Ne costituisce ulteriore implicita conferma la proposta, avanzata l'indomani dell'ultima tragedia, di costruire un sovrappasso pedonale (e, forse, se Dio vuole di un altro…), per di più per un costo stimato (da chi e su quali basi?) di 140.000,00 euro: da un lato si continua con le carote politiche delle opere ciclopiche (sovrappassi, sottopassi e raddoppi di turno), con l'elusione di responsabilità di soluzioni tecniche tanto costose quanto inefficaci, dall'altro si continua a morire e si continuerà a far fronte ad una situazione di minaccia quotidiana.

Per la Via Cristoforo Colombo nel X Municipio abbiamo sempre chiesto e torniamo a chiedere di realizzare, subito, 5 semplici, sicuri, accessibili, economicamente sostenibili e normalissimi attraversamenti pedonali (strisce pedonali!) in corrispondenza delle TUTTE le intersezioni semaforiche esistenti, in quanto TUTTE costituiscono una seria minaccia alla sicurezza ed all'incolumità dell'utenza debole e TUTTE costituiscono potenziali ed indispensabili punti di attraversamento pedonale, oltre che ciclabile:

1. Tra Via Pindaro e Via W.Ferrari, principale punto di collegamento tra Infernetto e Axa-Casalpalocco per le centinaia di lavoratori e studenti che la attraversano quotidianamente.
2. All'incrocio con Via di Casalpalocco, per consentire l'accesso ai nostri figli, a piedi o in bicicletta (e comunque in sicurezza, non in auto), al punto verde qualità dei Parchi della Colombo, ai servizi, agli impianti sportivi ed ai commerci e che, insieme al precedente, costituisce un'indispensabile punto di ricucitura.
3. All'incrocio con Via del Canale della Lingua, per accedere in sicurezza al percorso ciclabile per la pineta ed il mare e per mettere finalmente in sicurezza il percorso stesso (che ad oggi termina contro un guard-rail da un lato e in un fosso dall'altro!!!).
4. All'incrocio con Via del Lido di Castelporziano e Viale del Circuito, per dare continuità alla Riserva Naturale del Litorale Romano, frequentata da migliaia di persone e grande potenzialità turistica del territorio, attualmente spezzata in due dalla Colombo.
5. All'incrocio con Via della Villa di Plinio, per le ragioni di cui sopra, di fatto già punto di attraversamento delle migliaia di utenti della pineta, che impegnano a piedi o in bicicletta l'incrocio a rischio della propria vita.

Cinque interventi tanto semplici quanto ovvi e realizzabili in poche settimane, per un impegno economico modesto e sicuramente sostenibile anche per le casse vuote di questa città. Perché impegnarsi in lunghissimi lavori per dei sovrappassi tanto costosi quanto inefficaci, di difficile accesso, di problematica fruibilità e di scarsa praticità per anziani, bambini e disabili (che continuerebbero ad attraversare la strada piuttosto che dover salire e scendere l'equivalente di due piani di scale ad ogni attraversamento o prendere ascensori o pedane elettriche che cesserebbero di funzionare inevitabilmente e puntualmente dopo pochi giorni dall'inaugurazione). Perché politici e tecnici propongono una tale assurdità quando la soluzione pare così ovvia? Tanto più che non esiste alcun vincolo imposto dal Codice della Strada in relazione alla tipologia di strada che vieti di realizzare semplici attraversamenti pedonali alle intersezioni semaforiche esistenti, essendo la Via Cristoforo Colombo classificata dal Dipartimento mobilità del Comune di Roma, da noi formalmente interpellato, come normalissima strada extraurbana nel tratto tra l'EUR ed Ostia. Ciò risulta vero nonostante la realtà dei fatti sia profondamente mutata negli ultimi decenni e la Cristoforo Colombo nel X Municipio scorra ormai tra ali di case e gli unici a non accorgersene siano proprio i funzionari della mobilità. Esistono per di più già dei limiti di velocità ridotti (60km/h) ed installazioni di rilevamento delle infrazioni semaforiche (telered) nei pressi degli incroci. Nemmeno i tempi semaforici (ed i famigerati 'flussi' del traffico) risentirebbero percettibilmente della realizzazione di normali attraversamenti pedonali. Perché dunque investire milioni di euro in qualcosa di insostenibile e che non risolve il problema?

Ad essere maligni verrebbe da sospettare che, per un politico che volesse speculare su una disgrazia, una foto sui giornali o un'intervista vicino ad un inutile quanto imponente e fotogenico sovrappasso da oltre 500.000 euro varrebbe molto di più in termini di voti e 'ritorno di immagine' di una vicino a 5 banali attraversamenti pedonali, molto più funzionali ed economici ma di modesto impatto mediatico. Ma di fronte agli interessi della politica perché preoccuparsi se le persone continuano a morire solo perché cercano di attraversare a piedi una strada?

O forse si potrebbe pensare che la politica di mobilità di Roma Capitale sia ancora quella brillante della 'fluidificazione del traffico', degna dei migliori anni ottanta, per cui sarebbe inaccettabile modificare leggermente la tempistica semaforica delle intersezioni per rispettare il diritto delle persone che qui ci vivono (di un ragazzo di diciassette anni che torna da una festa…) di attraversare una strada e muoversi a piedi o in bicicletta senza morire, a scapito di qualche auto al minuto in meno che si imbottiglia in un'arteria dalla funzionalità già compromessa. Mentre già da decenni in tutta Europa e nel mondo il traffico si cerca invece di moderarlo, proprio riducendo i flussi, la circolazione dei mezzi privati ed incentivando il TPL e la mobilità sostenibile. La 'fluidificazione' della Cristoforo Colombo non ha fatto che portare più macchine, a peggiorare la condizione di 'sequestrati in casa' che gli abitanti devono subire tutti i fine settimana d'estate, a rendere il lungomare un'autostrada di scorrimento ed un immenso parcheggio a cielo aperto (tanto che risulta più piacevole passeggiare sulla tangenziale est che sul lungomare di Ostia…). La scellerata politica della 'fluidificazione del traffico' non ha fatto altro che peggiorare la nostra qualità della vita ed a privarci di qualsiasi alternativa di mobilità sostenibile e di trasporto pubblico, per di più ad un costo in termini economici, di potenzialità turistica devastata (e di sangue) incalcolabili. Tutto ciò mentre i cassetti dell'Amministrazione, i vari Piani Strategici di Mobilità Sostenibile, PRG e NPGTU contengano tutti pareri di veri esperti di mobilità che da più di un decennio hanno previsto e sottolineato la necessità di un Corridoio della Mobilità sulla Cristoforo Colombo, che faccia fronte all'impennata dello sviluppo residenziale, che colleghi l'EUR e le linee di metropolitana con Ostia ed il litorale in 15 minuti, con mezzi pubblici di superficie su corsia riservata. Una soluzione che darebbe una vera alternativa efficiente, sensata e sostenibile a questo territorio. Ma i politici continuano a parlarci la loro lingua, a porgerci bei progetti multimilionari di sottopassi, di sovrappassi e di mega-rotonde.

Il sottoscritto, portavoce dell'associazione CYCOM, già dal 2011 ha presentato una denuncia penale alla Procura della Repubblica di Roma per presunti reati di abuso, omissione e rifiuto in atto d'ufficio, tuttora in capo ai competenti organi politici, tecnici e di polizia dell'amministrazione (passata ed attuale) del X Municipio e di Roma Capitale, via via integrata nei mesi con tutte le mancate risposte e le omissioni seguite alle diffide per lavori stradali realizzati in contrasto con il Codice della Strada e con le più elementari norme di sicurezza e di tutela e sviluppo di forme di mobilità sostenibile, o semplicemente non realizzati.

Nello specifico caso della Via Cristoforo Colombo, la denuncia presentata cita tra l'altro la mancata messa in sicurezza del percorso ciclabile e pedonale che unisce Casalpalocco e l'entroterra di Ostia (l'unico esistente!) alla Pineta di Castelfusano ed al mare, vera minaccia quotidiana che obbliga pedoni e ciclisti ad impegnare contromano la Cristoforo Colombo in corrispondenza del pericolosissimo incrocio con Via del Canale della Lingua, in assenza della minima segnaletica: il percorso fu frettolosamente inaugurato con tanto di finta pedalata dall'allora Presidente Giacomo Vizzani, dall'Assessore Giancarlo Innocenzi e dal consigliere Pierfrancesco Marchesi per 'esigenze televisive e di diretta su una rete locale', nonostante le nostre formali diffide, che furono totalmente ignorate. La stessa denuncia cita anche la mancata realizzazione in occasione degli interventi straordinari di manutenzione stradale eseguiti (così come pianificato ed imposto dal Codice della Strada, art.4 della Legge 366/98), di un percorso ciclabile adiacente alla Colombo tra il lungomare e la Via della Villa di Plinio (isola pedonale domenicale 'autogestita' con barriere e transenne mobili improvvisate dai cittadini per difendersi dall'invasione delle auto che ignorano la segnaletica). Stesso discorso per i lavori di riasfaltatura della complanare tra Via di Acilia e Via Pindaro. Insieme ad una miriade di altri casi più o meno recenti di omissioni e rifiuti in tutto il territorio, su Via dei Pescatori, Via del Lido di Castelporziano, sul lungomare... Il più significativo fu la mancata realizzazione, con semplice segnaletica orizzontale e verticale (praticamente a costo zero) dell'anello ciclabile e pedonale del quartiere di Casalpalocco, previsto dal piano municipale e comunale, nonché supportato da una petizione popolare di oltre 400 (quattrocento!) firme raccolte ad una ad una, ma soprattutto in palese violazione dell'obbligo imposto dal Codice della Strada di realizzare percorsi ciclabili adiacenti, laddove previsto, proprio in occasione di interventi straordinari di manutenzione stradale, come quello a cui furono sottoposte le strade interessate.

Ora la denuncia sarà integrata anche con questa tragica vicenda e con la presente diffida. Con la speranza che la giustizia arrivi, anche se tragicamente in ritardo, là dove la politica e le amministrazioni non sono volute colpevolmente arrivare. Perché onestamente abbiamo già dato abbastanza.

Cosa chiediamo?

1. DI REALIZZARE, SUBITO, SENZA ATTENDERE UN'ULTERIORE, ENNESIMA TRAGEDIA, 5 ATTRAVERSAMENTI PEDONALI E CICLABILI CON SEGNALETICA ORIZZONTALE E VERTICALE ED OPPORTUNO ADEGUAMENTO DI TUTTE LE INTERSEZIONI SEMAFORICHE DELLA VIA CRISTOFORO COLOMBO NEL X MUNICIPIO;

2. UN IMPEGNO A DARE LA MASSIMA PRIORITA' ALLA REALIZZAZIONE DEL CORRIDOIO DI MOBILITÀ DELLA CRISTOFORO COLOMBO, DALL'EUR AD OSTIA, RISPETTO A QUALUNQUE ALTRO PROGETTO INSOSTENIBILE, ONEROSO E DIFFICILMENTE REALIZZABILE IN TEMPI RAGIONEVOLI

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