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Elezioni Ostia, M5s perde 23.000 preferenze in un anno. Ferrara: "Voti raddoppiati dal 2013"

Solamente un anno e mezzo fa i pentastellati presero 42mila preferenze

Nel X Municipio vince l'astensionismo e perde il Movimento 5 Stelle. Già perché i pentastellati, che andranno al ballottaggio contro il Centrodestra, hanno perso una valanga di voti. Questa tornata elettorale sono stati 19.777 i cittadini che hanno premiato i grillini, il 30,28% del totale.

Nel 2016 il X Municipio, che non aveva potuto scegliere il suo presidente, portò alle urne 97.060 elettori. Di questi, ben 42.385 scelsero Virginia Raggi e il Movimento Cinque Stelle. Un dato schiacciante con un 43,87% complessivo. Un vero e proprio granaio di voti che sembrava rendere scontato l'esito delle elezioni municipali post commissariamento.

Non è andata però così. Nel parlamentino del litorale ha votato appena il 36,15% degli aventi diritto. Su 185.661 iscritti, appena 67.125 hanno usato la matita copiativa. Quindi i conti a 5 Stelle non tornano. Una bocciatura, sonora, per la Giunta Raggi che proprio nel X Municipio sembrava avere il proprio fortino. Da qui, infatti, provengono tanti rappresentanti grillini. Dal capogruppo in Campidoglio Paolo Ferrara, al consigliere regionale Davide Barillari giusto per citarne due. 

E proprio Ferrara gonfia il petto e sui social fa la sua analisi del voto. "Nel X Municipio rispetto alle elezioni municipali del 2013 i voti del M5S sono raddoppiati. E' evidente il successo dell'effetto Raggi. Il MoVimento si conferma la prima forza politica e prende più voti di tutti da solo. Gli altri come al solito si sono coalizzati in un'ammucchiata di partiti".

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"Siamo gli unici in grado di arginare gli estremismi, gli unici ad avere un reale consenso e soprattutto gli unici con un programma serio che guarda agli interessi della collettività. - sottolinea - Sono certo che i cittadini ritroveranno in Giuliana la fiducia verso le istituzioni che in questi anni hanno perso. È un'opportunità che non devono lasciarsi scappare se hanno a cuore il loro territorio".

Una analisi da "vecchia politica" come sottolineano i tanti commenti degli attivisti al post. Una valutazione tra l'altro neanche corretta in termini assoluti. Nel 2013 il Movimento 5 Stelle, proprio con Ferrara candidato presidente, prese il 16,98% dei complessivi 88.810 votanti. 15.082 i voti complessivi, contro i 19.136 di oggi, quindi non proprio il doppio. E poi c'è il dato delle comunali, all'epoca super, ma che ora sa di mannaia sulla candidata di Di Pillo. Insomma i conti non tornano.

I voti del 2013

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Eppure Raggi e compagnia ce l'hanno messa tutta. Almeno negli ultimi mesi. Una lunga campagna elettorale che non ha però premiato il Movimento. Gli elettori non hanno premiato la gestione di Castel Fusano con la chiusura (prolungata fino a febbraio 2018e l'autogol della Sindaca con il selfie nella pineta in fiamme. 

I dati delle elezioni nel X Municipio

Negativa anche la gestione dell'estate di Ostia con nessun evento sul litorale e la questione irrisolta del bando spiagge con i frequentatori dei chioschi che, alle telecamere di RomaToday, hanno raccontato tutto il loro malcontento. A poco sono valse, secondo gli elettori, l'inaugurazione della prima Domus Ecologica della Capitale e il taglio del nastro dell'asilo Sagittario dopo anni di abbandono.

Al fotofinish, pochi giorni prima delle elezioni, Raggi ha provato anche il colpo ad effetto annunciando lo stanziamento di 250mila euro per il rifacimento del lungomare di Ostia. Promesse, però, che non hanno convinto l'elettorato. Giuliana Di Pillo, candidata pentastellata, il prossimo 19 novembre al ballottaggio sarà chiamata a salvare la barca contro Monica Picca.  

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