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L’intervento dell’assessora alle Politiche abitative del Comune di Roma, Rosalba Castiglione, durante il consiglio straordinario del X Municipio sulle “case di sabbia” a rischio sfratto

Il tempo scorre inesorabile. Entro febbraio bisogna trovare una soluzione, lo ha detto il Tar del Lazio. Gli inquilini delle così dette "case di sabbia" ad Ostia Nuova vogliono risposte. Certe. Il Movimento 5 Stelle, da parte sua, promette e assicura che sta lavorando ad una soluzione sottolineando, a gran voce e a più riprese, che chi abita lì sarà tutelato. E' questa la sintesi di due giorni di confronti, tra la commissione Trasparenza del Comune di Roma e il consiglio straordinario del X Municipio, dove si è parlato della questione relativa a quei palazzi, abitati da 1042 famiglie, che sono a rischio sgombero, almeno secondo la sentenza del tribunale amministrativo. Non, invece, secondo i 5 Stelle.

"Puntiamo ad acquisire questi immobili, così da farli entrare a pieno titolo nel patrimonio capitolino. Abbiamo ritagliato i fondi per farlo, grazie ad un attento lavoro sul bilancio", ha assicurato l'assessore alla politiche abitative del comune di Roma Rosalba Castiglione intervenuta nell'Aula Massimo Di Somma, durante il consiglio straordinario richiesto dalle opposizioni, in cui erano presenti anche alcuni cittadini, preoccupati per il futuro.  "Le trattative sono ormai in fase avanzata, in quanto garantire tutela a queste famiglie è stata una delle priorità fondamentali che ho posto nel lavoro del mio assessorato. - ha aggiunto - Sono previste in questo percorso tutte le verifiche necessarie sulla qualità degli stabili". L'idea del Comune ora è quella di arrivare ad un acquisto graduale degli alloggi della Moreno Estate, del costruttore Armellini, utilizzando i fondi ricavati in tre anni dalla vendita degli alloggi Ater pari a circa 70 milioni, spiega Castiglione: "Stiamo definendo con la proprietà le soluzioni possibili ed esaminando diversi strumenti di vendita tra cui l'acquisto dilazionato e il 'rent to buy'. Un lavoro che portiamo avanti in raccordo con la presidente del Municipio X Giuliana Di Pillo e la presidente della commissione Patrimonio Valentina Vivarelli". "Posso rassicurare fin da subito che gli assegnatari delle case popolari non devono avere dubbi o timori: i loro diritti saranno tutelati. Nessuno li potrà privare dell'abitazione garantita per legge. Ogni tipo di tutela e sostegno percorribile sarà attivato in favore delle famiglie senza titolo che si trovano in comprovata situazione di fragilità. Confidiamo di arrivare in tempi congrui a sancire la soluzione definitiva a questa annosa questione alimentata", ha poi concluso. 

Restano, però, alcune questioni in sospeso. La maggioranza grillina nel X Municipio ha bocciato tutti i documenti proposti, congiuntamente, dalle opposizioni. Secondo loro le risposte fornite da Roma Capitale non sono state soddisfacenti. Non sono stati spiegati i criteri sulle tutele in favore delle 380 famiglie "senza titolo in comprovata situazione di fragilità". In più resta la domanda su chi paga le ristrutturazioni degli immobili che ad oggi versano in condizioni al limite della vivibilità con balconi transennati che cadono a pezzi, infiltrazioni, pezzi di intonaco che cadono e garage da cui fuoriescono liquami. Le promesse sono state fatte, ora i residenti vogliono conoscere le linee guida che l'Amministrazione applicherà e cosa devono fare per subire uno sgombero. Il tempo scorre: entro un mese e mezzo serve una soluzione definitiva. 

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