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Ostia: tornano le ronde in spiaggia, i fascisti del Terzo Millennio cacciano i venditori abusivi

A distanza di poco più di un anno il consigliere Marsella ed una ventina di militanti di CasaPound in spiaggia per "riportare la legalità"

Ronde in spiaggia ad Ostia. Ancora un blitz di CasaPound sul litorale lidense. L'azione nel primo pomeriggio di sabato 11 agosto, quando una ventina di militanti guidati dal consigliere del X Municipio di Roma, Luca Marsella, hanno allontanato i venditori abusivi. L'azione aveva già scatenato polemiche lo scorso anno durante la campagna elettorale di Ostia dove CasaPound ha poi ottenuto un sorprendente 9%. 

Ronde CasaPound spiagge Ostia 2-2

Ronde di CasaPound in spiaggia 

"Dall'anno scorso - spiega Marsella - qui non è cambiato nulla nonostante i proclami del governo ed abbiamo voluto riportare la legalità. Noi - continua il consigliere - siamo dalla parte dei commercianti italiani tartassati da tasse e multe. Lo scorso anno dopo il nostro blitz ci furono sequestri di merce contraffatta e cibo avariato, un business per i negozianti stranieri da cui i venditori abusivi si rifornivano e per i produttori che noi vogliamo combattere anche duramente. Le accuse che arriveranno dai radicalchic, pronti a difendere illegalità e abusivismo pur di attaccare CasaPound, lasciano il tempo che trovano. Milioni di italiani - ha concluso Marsella - ci daranno ragione".

Atto di violenza illegale

L'azione di Marsella e dei militanti ha trovato la condanna di Marco Possanzini, Segretario Sinistra Italiana X Municipio che in una nota stampa denucia: "Alcuni militanti di CasaPound, senza alcun titolo e senza alcuna legittimità quindi con una modalità assolutamente illegale, hanno cacciato dalle spiagge alcuni immigrati. Un atto di violenza che, in un paese civile, non può assolutamente essere tollerato in alcun modo. Queste “imboscate” promosse dall’ estrema destra del nostro territorio, che ricordiamo essere sempre fortissima con i deboli e debolissima con i forti, devono trovare la ferma condanna di tutte le forze politiche e delle Istituzioni locali e nazionali. Non ci possiamo rassegnare ad una deriva incivile e violenta della società, non ci possiamo abituare a comportamenti illegali, violenti e immorali che hanno come unico scopo quello di alimentare ed esasperare il clima di odio e di intolleranza che si respira sempre di più nel nostro paese". 

"Caccia all'abusivo" 

"Ostia è un municipio dove la presenza delle mafie è ormai sotto gli occhi della magistratura e dell’opinione pubblica, evidentemente dietro quelli che CasaPound definisce «abusivi» vi è un controllo importante da parte della criminalità organizzata ed essi sono l’ultimo anello di una catena di sfruttamento ben organizzata. CasaPound - prosegue Marco Possanzini - che non ha alcuna autorità per fare ciò che ha fatto, non può sostituirsi alle Istituzioni con "ronde" che diventano una vera e propria «caccia all’abusivo» in un esasperato clima di odio crescente. Questi fatti, odiosi e violenti, non possono essere sottovalutati. Fa sorridere l'accanimento di CasaPound contro gli "abusivi" sulla spiaggia mentre non spendono mezza parola contro la criminalità mafiosa che ad Ostia è fortemente radicata oppure contro gli abusi fatti da italianissimi imprenditori sul mare di Roma così come stendono un velo pietoso sull'occupazione, quella si abusiva e illecita, fatta da CasaPound nel palazzo di Via Napoleone III a Roma".

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