Gianluca C., ex calciatore della Roma, è stato denunciato a piede libero per lesioni aggravate. Lo sportivo, nella serata di ieri, ha litigato con un rivale in amore, ferendo un amico di quest'ultimo, intervenuto per sedare la lite. Oltre ai colpi al naso, l'ex giocatore ha staccato a morsi un pezzo dell'orecchio della vittima.

Quando il ferito è arrivato all'Ospedale Grassi, il personale sanitario, insospettito dalla tipologia delle ferite, ha chiamato gli agenti del Commissariato Lido, per avvisare dell'arrivo al Pronto Soccorso di un uomo privo di una parte dell'orecchio sinistro e con ferite al naso.

La vittima dell'aggressione da parte dell'ex calciatore, inizialmente ha raccontato agli agenti di essere stato aggredito da un cane nei pressi della piazza di Acilia. Ma, per via  della tipologia delle ferite riportate e il racconto contraddittorio, gli investigatori non ci hanno creduto. Dopo una serie di accertamenti i poliziotti sono riusciti ad arrivare alla verità.

Gianluca C. e un altro ragazzo, entrambi innamorati della stessa donna, dopo essersi scambiati una serie di minacce telefoniche, si sono incontrati nei pressi di un pub in zona Casal Palocco per una sorta di "duello" faccia a faccia. Durante l'incontro è scaturita una violenta colluttazione nel corso della quale è intervenuto C.C. per dividerli, ma il calciatore lo ha morso all'orecchio sinistro, asportandone una parte.

Ricostruita la vicenda si sono recati a Infernetto, dove abita l'aggressore. Quest'ultimo, forse per paura di una vendetta da parte degli amici del ferito e non comprendendo che invece chi lo cercava era la polizia, è uscito dalla propria abitazione a torso nudo lanciando una bottiglia verso gli operatori e tenendo in mano un'accetta.

All'Alt degli agenti e alla vista delle divise l'uomo ha gettato l'accetta ed ha alzato le mani in segno di resa. Accompagnato in ospedale e refertato con giorni 15 di prognosi per trauma cranico e contusioni sul dorso avvenute a seguito della lite è stato successivamente denunciato per lesioni gravi e porto abusivo di uno strumento atto ad offendere.