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Autonomia del XIII municipio: quando Ostia era "Pannellopoli"

Cento giorni di intensa attività amministrativa, nata dalle ceneri di Tangentopoli e che ha portato alla lotta all'abusivismo all'Infernetto e all'approvazione del nuovo regolamento che disegnava l'autonomia di Ostia. Nel '99 la lotta il referendum d'autonomia bocciato dagli elettori

Era il 1992, 17 anni fa, e il XIII municipio d i Roma veniva commissariato per uno scandalo di tangenti, non a caso siamo in piena epoca tangentopoli. Per salvare le sorti del municipio romano, che è l'unico ad affacciarsi sul litorale, venne chiamato a ricoprire la carica di Presidente lo storico leader radicale Marco Pannella, che per soli 100 giorni ha portato avanti l'unica esperienza amministrativa della sua lunga carriera politica e del suo partito.

Nei cento giorni di amministrazione radicale Ostia e tutto il suo municipio venne chiamato con l'ardito termine giornalistico di “Pannellopoli” per il carisma e i provvedimenti di efficienza amministrativa posti in essere dal Presidente che nei suoi tre mesi di gestione aveva avviato battaglie serrate contro l'abusivismo edilizio e l'applicazione concreta delle leggi sugli enti locali, per creare come dichiarava all'epoca sulla stampa ”una voglia di fare presto e bene” per contagiare tutta l'Italia.

Il primo grande intervento di Pannella fu la lotta all'abusivismo edilizio dell'Infernetto, l'entroterra di Ostia che era attanagliato da decenni dalla speculazione immobiliare. Fu il primo caso in Italia in cui  si applicò l’art. 4 della 47/85 sul condono edilizio accendendo durissime  reazioni degli abusivi con tafferugli, caroselli della polizia, decine di denunce per resistenza. La magistratura sospese le operazioni di abbattimento “per motivi di ordine pubblico”. Pannella rilanciò con l'utilizzo delle ruspe abbattendo gli immobili illegali e  chiedendo addirittura l’intervento dell’esercito.

Il leader radicale aveva un'unica grande convinzione, come si legge nell'archivio di Radio Radicale: “il territorio circoscrizionale era a suo avviso in parte controllato da organizzazioni di tipo mafioso che avevano promosso un micro-abusivismo nuovo, di massa e di mafia, cercando di legare a questo fenomeno, con la violenza, l’intero popolo degli abusivi”.

Per questo iniziò all’Infernetto l’abbattimento degli edifici  disabitati che sorgevano  su aree con vincolo archeologico e paesistico accusando anche la  magistratura di non intervenire con le sanzioni previste dalla legge.

Ma un altro cavallo di battaglia ha caratterizzato l'amministrazione Pannella: ovvero l'approvazione da parte del Consiglio Comunale con la delibera 281/92 del nuovo regolamento circoscrizionale, una sorta di nuovo statuto che riconosceva ad Ostia la semiautonomia. Veniva creata una sorta di “supercircoscrizione”, avvallata anche dall'allora assessore al decentramento della Dc, Mauro Cotrufo, oggi vicesindaco. Inoltre il regolamento del 1992 venne modificato e rafforzato nel 1999 per via delle nuove normative sugli enti locali con un nuovo regolamento che definiva i maggior i poteri del XIII municipio.

La reale autonomia, però a 7 anni dalla delibera Pannella, stentava a decollare e come annunciato dallo stesso leader radicale quando ancora era Presidente circoscrizionale venne promosso un secondo referendum dopo quello del 1989 per chiedere il distaccamento di Ostia da Roma. Referendum che però si concluse con un secco No e che venne caratterizzato da un'elevata percentuale di astensionismo.

Ora dopo dieci anni dal referendum con una nuova delibera si cerca di consegnare concretamente a Ostia la sua maggiore autonomia, dopo che un regolamento simile e già esistente è rimasto lettera morta per 17 anni. Forse Marco Pannella, da presidente del XIII municipio, aveva ragione che “ la garanzia di una corretta amministrazione, secondo l’esponente radicale, sta nella puntuale applicazione della legge”.

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