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“A Castelfusano le baracche via prima dell’estate”

Il Sindaco Alemanno visita la baraccopoli all’interno della pineta: “renderemo agevole il passaggio dei mezzi per poi togliere le baracche. A gennaio definiremo tutto con il prefetto”

“Una tragedia figlia della piaga degli accampamenti abusivi”. La morte di due romeni all’interno della pineta di Castelfusano rinfocola le polemiche sui campi nomadi ed il sindaco Alemanno, in visita al campo teatro della tragedia, ha annunciato categorico l’intenzione di smantellare il campo.

“Elimineremo le baracche dalla pineta entro l’estate. La Questura aveva predisposto un piano che partiva dal Tevere e dall'Aniene, dove sono stati fatti sgomberi di baracche. L'ultima tappa di questi sgomberi di baracche riguardava proprio le aree periferiche della pineta di Castelfusano. Oggi abbiamo di fronte la necessità di accelerare e legare questa opera di sgomberi degli insediamenti con quella di una nuova collocazione per i campi nomadi e i senza fissa dimora, perché il problema è lo stesso”.

Sulla logistica dello sgombero il primo cittadino punta sul ripristino del sottobosco della pineta. “A gennaio ci riuniremo con il prefetto per avere un unico piano. A Castelfusano dovremmo ripristinare il sottobosco della pineta per rendere agevole il passaggio dei mezzi, togliere poi le baracche, verificare quante persone ci vivono ed espellere gli irregolari e infine sorvegliare la pineta con un gruppo da definire tra forestale, carabinieri ed esercito”.

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