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Ostia, aggressione all'ufficio anagrafe: impiegata del X Municipio finisce al Grassi

Fratelli d'Italia: "Torniamo a chiedere a gran voce un presidio fisso della Polizia Locale presso l'ufficio, che possa garantire serenità e sicurezza a chi svolge il proprio lavoro tra mille difficoltà"

Aggressione ad Ostia all'ufficio anagrafe del X Municipio. E' successo nella mattinata del 28 gennaio quando un utente ha infranto il vetro di protezione che divide i lavoratori dai cittadini con un pugno. Un'impiegata è anche finita all'ospedale Grassi con prognosi di 5 giorni perché colpita dalle schegge di vetro dello sportello ridotto in frantumi da un uomo che, dagli insulti, è presto passato alla violenza.

"Da tempo chiediamo tramite denunce e documenti in aula più sicurezza per i dipendenti pubblici dell'ufficio anagrafe che già sono costretti a lavorare in condizioni poco dignitose e a pranzare allo sportello ma spesso sono anche alle prese con aggressioni verbali che a volte, come in questo caso, diventano fisiche. Vogliamo portare la nostra solidarietà alla donna aggredita e soprattutto torniamo a chiedere a gran voce un presidio fisso della Polizia Locale presso l'ufficio", fanno sapere l'on. Fabrizio Ghera, capogruppo di Fdi in Regione e Pietro Malara, capogruppo di Fdi nel X Municipio che ha spiegato l'accaduto in un video sui social.

Nel pomeriggio è arrivata anche la condanna della minisindaca di Ostia Giuliana Di Pillo: "E' un gesto incivile, violento ed esecrabile che lede la professionalità del nostro personale. In proposito ho chiesto al dirigente della Polizia Locale di Roma Capitale di rafforzare la presenza nei nostri uffici degli uomini a sua disposizione. Il nostro personale ha infatti diritto di lavorare in serenità ed in sicurezza".

Sul caso sono intervenuti anche Raffaele Paciocca RSU Cisl FP e Andrea Venanzoni Dirigente Cisl FP, sindacalisti dei vigili: “In passate, analoghe occasioni avevamo già fatto rilevare la necessità di precisi paesaggi per la messa in sicurezza, a partire dalla possibilità di invio di personale di vigilanza riferibile alle risorse in house, la implementazione di sistemi di videosorveglianza nel pieno rispetto della normativa primaria e sindacale e la necessità che Roma Capitale si costituisca parte civile laddove queste incresciose vicende sfocino in esiti penalmente rilevanti. Sull’impiego della polizia locale per fini di vigilanza statica all’interno del plesso municipale ci eravamo già espressi: in teoria nulla in contrario, non fosse altro, come anche di recente ammesso dai vertici capitolini, la gravissima carenza di organico che affligge il gruppo X Mare, i cui nuovi innesti sono stati tutti impiegati e assorbiti dalla nuova competenza della Via Cristoforo Colombo, come denunciamo da mesi, inascoltati. Oltre quindi alle misure indicate più sopra se si vuole impiegare il personale della polizia locale anche in questo ennesimo servizio ci si premuri di aumentare la dotazione del gruppo territoriale”.

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