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Ostia, soldi per i cartelli a 30 km/h ma non per rifare le strade. M5s: "Faremo di tutto per salvare vite"

La presidente del X Municipio: "Continua l'iter per la chiusura dell'Ostiense a moto e scooter"

Nel X Municipio, come in tanti altri enti di Roma, mancano i fondi. Non è un novità, vero, ma residenti e opposizioni si domandano se, quei pochi soldi a disposizione, vengano utilizzati bene dall'amministrazione a 5 Stelle. La questione l'ha posta Forza Italia con la capogruppo Mariacristina Masi che con un accesso gli atti ha scoperto la cifra spesa dal parlamentino di Ostia per i cartelli di pericolo per "strada dissestata" che segnano il limite di 30 km/h in ben 102 strade del territorio (qui l'elenco completo). 

Il direttore tecnico del X Municipio Nicola De Bernardini, in merito all'acquisto dei cartelli stradali eseguito dalla ditta CO.GE.PRE., ha fatto sapere che il costo "del singolo cartello stradale è pari a 96,55 euro al netto del ribasso del 33,879 per cento".

"Una cifra prevedibile e che non lascia spazio a dubbi: i cartelli oltre a essere inutili perché non risolvono il problema della sicurezza, sono anche estremamente dispendiosi per la collettività. Per i problemi di trasparenza, ormai noti in X Municipio, si sono 'dimenticati' di scrivere il costo complessivo e il numero totale dei cartelli acquistati e si sono rifiutati di rispondermi in merito, ma non ci vuole molto a capire che la quantità è abbastanza ingente, avendo coperto per ora più di cento strade. - sottolinea Masi - Politicamente la scelta è da ritenersi criticabile da tutti i punti di vista". Masi ha poi presentato alla presidente del Municipio un'interrogazione per sapere "se sia stata la Giunta a dare indirizzo agli uffici per questa spesa".

Nel X Municipio in cui mancano i soldi per riparare le 102 strade che ora hanno il limite a 30 km/h, ci sono però a disposizione fondi per la cartellonistica stradale. Perché? La domanda, lecita, se la pongono in tanti. I cartelli, secondo quanto riscontrato da RomaToday, sarebbero complessivamente 550 per una cifra che si aggira sui 48mila euro totali. Numeri confermati anche dalla presidente Giuliana Di Pillo che spiega: "Con quella cifra avremmo coperto più o meno una settimana di lavoro 'rattoppando' appena 10 strade".  

La mini sindaca di Ostia al nostro portale sottolinea: "Ci dicono che come Municipio e come Comune ce ne laviamo le mani ed invece ci si dimentica che sono 18 anni che le strade non vengono rifatte. Stiamo facendo il possibile con i soldi che abbiamo a disposizione e faremo di tutto per salvare vite. Se i cartelli sono un deterrente per dissuadere automobilisti, scooteristi e motociclisti a correre su strade martoriate, piene di buche e radici, ben vengano. I soldi spesi per i cartelli sono pochi, non avrebbero riparato le strade, forse rattoppato qualche buca ma abbiamo preferito spenderli per allertare le persone alla guida con una segnaletica ad hoc".

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VIDEO | Sulle strade di Ostia, dove il limite di velocità non basta più

Di Pillo poi torna sulla questione relativa alla via Ostiense, la strada dove lo scorso 6 maggio, Elena Aubry morì in un incidente stradale quando era in sella alla sua Honda Hornet. La mini sindaca non ha nascosto la preoccupazione nel percorrere quella strada, ne ha chiesto la chiusura per moto e scooter (qui la notizia) e quando le chiediamo a che punto è l'iter risponde così: "Il Dipartimento Simu e la Polizia Locale, pochi giorni fa, hanno fatto un sopralluogo e presto stileranno una relazione. L'iter per la chiusura dell'Ostiense prosegue". 

E se, tra le ipotesi dovesse esserci la necessità di "abbattere degli alberi, solo come exstrema ratio, questa ipotesi sarà messa in atto", aveva già dichiarato. "Scelte impopolari", le ha definite Di Pillo per garantire la sicurezza minima sulle strade. Come a dire: non abbiamo soldi per riparare le strade, quindi o le chiudiamo o spendiamo denaro per la cartellonistica che ne segnala la pericolosità.

Nel frattempo, le vittime aumentano. L'ultima, Daniele Chiocchini, su via del Lido di Castel Porziano, una di quelle strade ora con il limite a 30 km/h e che rientra nell'elenco della Polizia Locale per la gravità del dissesto stradale. Prima ancora Noemi Carrozza, lei morta sulla via Cristoforo Colombo.

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