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L'estate dopo il lockdown, i balneari vogliono certezze: "Apertura entro e non oltre il 29 maggio"

Quindi l'allarme: "La questione dei PUA – Piano Utilizzo degli Arenili, che sappiamo essere oggetto di discussione in sede regionale, non è in linea con le esigenze anti Covid"

I balneari vogliono risposte. Conferme. Da una parte il vademecum dell'Inail che pone una serie di paletti molto rigidi, dall'altra il dibattito politico con l'opposizione che attacca il Movimento 5 Stelle ed il Comune di Roma mentre la Giunta del X Municipio si dice pronta a partire per la prima estate dopo il lockdown. Il tutto mentre, all'orizzonte, appare il primo scoglio, quello del primo week end con le spiagge libere aperte (seppur limitate).

Marco Maurelli, Presidente Federbalneari Lazio, si fa portavoce del malumore di molti imprenditori del mare: "Chiediamo al Presidente Zingaretti, all'Assessore Orneli e a tutta la Giunta della Regione Lazio di recepire e confermare, quanto prima, le misure stabilite dalla Conferenza delle Regioni in materia di attività turistiche, stabilimenti balneari e spiagge e di dare avvio alle attività balneari entro e non oltre il 29 maggio. Un obiettivo fondamentale per tutto il comparto turistico regionale che non può essere fallito".

Un allarme che i balneari avevano già lanciato: "I concessionari si trovano a dover affrontare una situazione economica senza precedenti, basti pensare che ciascuna di loro si troverà ad affrontare perdite pari al 60% e a dover sostenere un costo di circa 12 mila euro per l'attuazione delle misure anti Covid". Ecco perché, tra le altre richieste avanzate da Federbalneari Lazio alla Regione Lazio, c'è anche quella di una proroga della concessioni demaniali marittime al 31 dicembre 2033.

Una data, però, che per quanto riguarda il mare di Roma potrebbe essere davvero troppo prossima. Secondo quanto si apprende, infatti, non è esclusa la possibilità che il Comune ed il X Municipio aprano gli stabilimenti il 1 giugno, o addirittura il 3 per evitare così affollamenti indesiderati nel giorno del 2 giugno, Festa della Repubblica.

Di certo c'è che per aprire servirà, oltre gli input della Regione, l'ordinanza firmata dalla sindaca Virginia Raggi. Fatto sta che i punti di domanda sospesi, che più preoccupano i balneari del Lazio sono il distanziamento di almeno 10 metri quadri tra gli ombrelloni indipendentemente dalla modalità di allestimento della spiaggia ed il distanziamento i 1 metro tra i lettini e divieto di assembramento

Poi c'è la questione dei PUA – Piano Utilizzo degli Arenili: "Sappiamo che sono oggetto di discussione in sede regionale, non è in linea con le esigenze anti COVID ma deve essere riallineata con il quadro regolatorio e normativo sul demanio marittimo regionale. - conclude Maurelli - L'esigenza immediata è quella di aprire la stagione entro il 29 maggio: un obiettivo fondamentale per tutto il comparto turistico regionale che non può essere fallito".

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