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Chioschi a Capocotta, sequestrate le strutture abusive sulla spiaggia

I sigilli sono stati apposti nelle strutture irregolari Dar Zagaia, Mediterranea, Porto di Enea, Oasi di Capocotta, Mecs Village

Operazione Dune sulle spiagge libere di Capocotta. Da questa mattina una ventina di agenti del X gruppo Mare della Polizia locale di Roma Capitale, stanno eseguendo sequestri preventivi ai danni di manufatti abusivi presenti sull'area. In particolare gli agenti diretti dal comandante Antonio Di Maggio stanno operando tra il km 8 e il km 10 della via litoranea. 

Qui si trovano numerosi chioschi finiti sotto la lente d'ingrandimento del Prefetto Vulpiani che, di concerto con la Procura, nei giorni scorsi ha dato il via libera all'operazione di sequestro. I sigilli sono stati apposti ai chioschi Dar Zagaia, Mediterranea, Porto di Enea, Oasi di Capocotta, Mecs Village.

A dare impulso alla ricognizione sugli abusi era stato l'assessore alla legalità Alfonso Sabella, da marzo 2014 fino a settembre, delegato sul litorale.

Operazione Dune a Capocotta

Nel dettaglio gli abusi riscontrati riguardano, per quanto riguarda "Er Zagaia" 240 dei 300 metri quadri del ristorante, due locali magazzini, una struttura di legno. Al Mediterranea invece riscontrate irregolarità nelle tettoie, diventate poi di fatto manufatti, e una una struttura in legno. Al "Porto di Enea, irregolare la pedana in legno e 130 metri quadri di copertura in teli; inoltre un magazzino in legno e un manufatto in legno. All'Oasi di Capocotta un chioscho di 55 metri quadri adibito a bar ristorante, un gazebo con infissi e quattro manufatti in legno. Al Mecs Village irregolare gli ampliamenti di bar e cucina, 500 metri di pedana, un chiosco in pvc e un manufatto adibito a bar

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