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Ostia, Esposito: "Spada è ai domiciliari ma è entrato in Municipio a chiedere favori"

Il Senatore: "Le elezioni non sono la soluzione". Per lo statuto del Comune le deleghe andranno al sindaco Marino ma presto sarà nominato un commissario

Una figura molto forte, non è escluso un politico. Questo il profilo, tracciato dall'assessore-magistrato Alfonso Sabella, del successore del minisindaco di Ostia Andrea Tassone. L'affaire del litorale romano, ad alto tasso infiltrazione mafiosa come dicono le inchieste, scuote il Campidoglio. Il sindaco Marino è a Parigi e tace di ciò che succede e così per lui parlano Sabella e il senatore Stefano Esposito, commissario del Pd di Ostia.  

Proprio Esposito è intervenuto a Radio Cusano Campus parlando della situazione: "Ostia è lasciata in mano alla criminalità organizzata. Comandano le solite famiglie. Spada è ai domiciliari, ma mi risulta che giri libero e indisturbato, entrando anche in Municipio. Più che sul piano politico sono rimasto sorpreso dalla pesantezza della condizione sociale di Ostia. Si percepisce in maniera significativa che quel territorio è stato lasciato solo". Una dichiarazione forte fatta nel corso del format 'ECG Regione', con Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio. 

Esposito ha parlato di territorio marcio paragonando, ancora, la realtà di Ostia a quella di Reggio Calabria: "Nessuno denuncia. Non si è ancora capito fino in fondo quanto le mani della criminalità siano penetrate nel tessuto economico di Ostia. E la criminalità è entrata anche in municipio, in modo evidente. Credo che nei prossimi mesi, con l'aiuto della magistratura, faremo scoperte molto interessanti. La famiglia Spada, con la sua capacità di intimidazione, è entrata in Municipio e ha ottenuto concessioni, intestate a dei prestanome. Non solo loro. Anche Fasciani e Triassi hanno utilizzato la struttura amministrativa del X Municipio per fare gli affari propri e lo hanno fatto con la logica dell'intimidazione".

Due gli obiettivi da raggiungere entro poco tempo. "A Ostia c'è bisogno di riaffermare la legalità e dobbiamo procedere all'abbattimento dei chioschi abusivi di Castel Porziano e alla riapertura dei varchi. Dobbiamo farlo entro il primo maggio ed è per questo che abbiamo dato a Sabella una responsabilità importante. Bisogna rafforzare la presenza delle forze dell'ordine, che sono in numero insufficiente per contrastare i problemi di Ostia".

Poi su Davide Bordoni, coordinatore romano di Forza Italia, che lo ha accusato di difendere una cricca di incompetenti: "Bordoni chi? Quello che ha fatto il presidente a Ostia? Se invece di parlare di cricche si occupasse di fare l'analisi di cosa è accaduto durante la sua legislatura prima che se ne accorga la magistratura forse farebbe un servizio alla politica. Bisogna ridare ai cittadini l'idea che a Ostia non comandano Spada, Fasciani e i loro amici. Le elezioni non sono la soluzione al problema. Spero che si voti a maggio dell'anno prossimo".  

Intanto in Campidoglio ci si organizza perché lo statuto prevede che, dopo lo scioglimento del consiglio municipale, le funzioni del presidente passino al Sindaco, che però potrebbe decidere di indicare un delegato. Ad ogni modo entro un paio di giorni avremo le idee molto più. 

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