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Ostia, il 'ripascimento' divide il mare di Roma

Gestori di stabilimenti e 'Verdi' polemizzano contro il ripascimento. L'Udc chiede l'intervento della Regione Lazio. Nel frattempo scoppia la polemica tra Ostia Levante e Ostia Ponente

L'estate a Ostia, non solo sinonimo di 'movida' ma anche di disagi costieri e conseguenti ripascimenti, a volte, anche artigianali o non autorizzati. La parte Levante dei lidi, si lamenta per l’intervento di 'ristrutturazione' delle coste che è in corso, ma è stato bloccato dai cavalloni che hanno creato ulteriori problemi, spaccando la lunga tubazione posata per aspirare la sabbia da riversare a riva. La zona di Ostia Ponente, invece, si lamenta perché qui l’opera di ricostruzione della spiaggia non è neanche prevista. Maurizio Pasqualoni, titolare dello stabilimento 'Conchiglia', a 'Corriere.it', dichiara che il mare "sta raggiungendo le nostre strutture, gli ombrelloni e i lettini" e che siamo davanti "al totale abbandono delle amministrazioni di questa parte centralissima di litorale. Nelle stesse gravissime condizioni si trovano anche l’Urbinati e il Salus". Sulla polemica intervengono anche i politici. Alessandro Onorato, capogruppo Udc in Campidoglio, chiede l'intervento della Regione mentre  Angelo Bonelli, presidente nazionale dei Verdi e capogruppo regionale polemizza: "Stanno realizzando il ripascimento di classe, cioè solo per i ricchi stabilimenti di levante, e nessun ripascimento per le spiagge libere. In 20 anni sono stati spesi circa 80 milioni di euro che non hanno portato nessun risultato. Si tratta di soldi letteralmente buttati a mare".

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