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Ostia, troppe nascite e pochi infermieri: crisi all'ospedale Grassi

La Uil Fpl denuncia la carenza del reparto di neonatologia e chiede l'inserimento di nuove unità anche per garantire il benessere dei neonati. Di Camillo: "Ci auguriamo che non accada mai un errore clinico"

Troppi neonati e pochi infermieri: l'ospedale Grassi di Ostia è in crisi di personale. Le nascite, nell'ultimo periodo, sono aumentate nel XIII Municipio. Grande è la presenza di coppie giovani e anche straniere. Dai 1.260 nati del 2004 si è  arrivati ai 2.000 del 2011, che ha portato un aumento del 40%, mentre il personale del reparto di neonatologia del nosocomio lidese è rimasto invariato: quasi sempre 3 operatori per turno, è rimasto invariato. Il reparto Neonatologia dell'ospedale Grassi di Ostia insomma è in difficoltà. 

IL PROBLEMA - Un problema per il personale del reparto che si trova a doversi occupare di fino a 30 neonati contemporaneamente, ai quali si aggiungono i 6 neonati in patologia neonatale (in incubatrice ndr). “E il tutto con grave rischio per i neonati”, denuncia Lucio Di Camillo, dirigente della Uil Fpl. Il personale dedicato all’assistenza è di 1 a 7 per la neonatologia (I livello) e di 1 a 5 per la patologia neonatale (II livello). La Uil Fpl informa di aver inviato lettere ai diversi vertici dell'azienda ma senza aver mai ricevuto alcun riscontro.
 
LA RICHIESTA - "Noi della Uil Fpl della ASL Roma D - prosegue Di Camillo - chiediamo almeno una unità in più per turno di lavoro,quindi che ci siano almeno 4 Infermieri sempre presenti,mattina pomeriggio notte e festivi. Per realizzare ciò riteniamo che bastino 4-5 Infermieri. Questa nostra richiesta è supportata anche dal Decreto del Presidente in qualità di Commissario ad acta 12 luglio 2010 n. 56, 'rete dell'assistenza perinatale'. In suppl. ord. n. 137 al BUR Lazio n. 28 del 28 luglio 2010. E le nostre richieste sono addirittura inferiori a ciò che prevede la normativa. Noi ci auguriamo che non accada mai un errore clinico, ma la presenza di un infermiere in più per turno certamente diminuisce enormemente questo rischio". 
 
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