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Ostia, sgombero dell'ex colonia: gli occupanti chiedono soluzione "negoziata"

Gli occupanti dell'ex Vittorio Emanuele: "Il Prefetto nega ogni forma di dialogo e la possibilità di cercare soluzioni alternative allo sgombero coatto da parte delle forze dell'ordine"

Sale la tensione in merito al futuro dell'ex colonia Vittorio Emanuele III, uno dei simboli di Ostia. La storica struttura del Lungomare Paolo Toscanelli, a breve, potrebbe essere scenario di uno sgombero ormai annunciato da anni come sottolineato anche più volte dal Prefetto Domenico Vulpiani e dal Movimento 5 Stelle nel giorno di una delle visite sul litorale della sindaca Virginia Raggi

Prima di Pasqua il comitato abitanti dell'ex colonia Vittorio Emanuele III e l'Associazione Shaka Zulu hanno avuto un incontro con il X Municipio, con la dottoressa Rossella Matarazzo, dirigente commissariato Lido di Ostia, e con Giuliana Di Pillo, delegata della sindaca Virginia Raggi. Nelle ultime settimane, tuttavia, si da per imminente lo sgombero nella parte occupata da circa 140 persone, soprattutto extracomunitari.

Una soluzione che non piace al 'Centro socio abitativo della Vittorio Emanuele' che avverte: "La comunità vive nella struttura da 20 anni in seguito ad una assegnazione da parte del comune di Roma. Non siamo occupanti abusivi. Chiediamo il rispetto delle leggi dello stato da parte di chi è stato mandato a ripristinare la legalità, non abbiamo sfondato le porte non abbiamo occupato alcuno stabile. Viviamo nella struttura legalmente e le residenze che abbiamo lo dimostrano e lo riconoscono".

Il lungo post continua: "Questa mattina una delegazione del centro abitativo ha incontrato informalmente il prefetto Vulpiani che ha chiuso tutte le porte ad una soluzione negoziata. Il Prefetto ha alzato un muro che nega ogni forma di dialogo e la possibilità di cercare soluzioni alternative allo sgombero coatto da parte delle forze dell'ordine".

"Il centro abitativo è composto da nuclei familiari e da individui singoli, sia italiani che stranieri, in molti casi si tratta di persone in condizioni di forte vulnerabilità sociale, come anziani, disabili, giovani senza impiego, minori: una comunità multietnica di cittadini ai quali il comune ha regolarmente assegnato lo spazio e riconosciuto il certificato di residenza, e che ora, violando ogni logica e diritto, intende sgomberare. - si legge ancora - Le emergenze sociali e quelle abitative in particolare non si affrontano col manganello ma con politiche di inclusione, caro Prefetto. Abbiamo chiesto e rilanciamo la proposta di una soluzione dignitosa, pacifica e negoziata, perché nessuno uscirà volontariamente senza soluzioni. Perciò facciamo appello a esprimere solidarietà a richiedere con forza l’apertura di un vero tavolo politico con la sindaca Virginia Raggi, l'assessore alle politiche sociali e al patrimonio".

Contraria a questa ipotesi CasaPound: "Non siamo disposti ad aspettare ancora ed annunciamo una nuova manifestazione per chiedere lo sgombero dell'ex colonia Vittorio Emanuele: il 10 giugno sfileremo in corteo con i cittadini e stavolta, se le forze dell'ordine difenderanno l'occupazione abusiva, non ci fermeremo. E' molto grave - conclude in una nota Luca Marsella, responsabile di CasaPound Italia sul litorale romano - e chiediamo che venga smentita la trattativa in corso tra il commissario prefettizio Vulpiani e gli occupanti".

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