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Ostia Ostia / Piazza Anco Marzio

Ostia: "La mafia non ci fa paura". La scuola di danza degli Spada contesta Marino

Alla fine della manifestazione, i bambini dell'istituto Parini hanno messo delle targhe con i nomi di Falcone, la moglie e i ragazzi della scorta sulle piante di aranci in piazza Anco Marzio

Attimi di commozione e di contestazione ieri in pizza Anco Marzio per la giornata 'Ostia Ricorda', per la cerimonia a 23 anni dalla strage di Capaci. "È importante ricordare qui ad Ostia, che ha subito la piaga della criminalità organizzata, che stiamo cacciando da questa bella parte della città. Vogliamo ricordare l'eroismo di Giovanni Falcone, di sua moglie e dei tre uomini di scorta in un luogo dove ci sono tanti cittadini, persone perbene, eroici anche loro, che assieme a noi stanno allontanando la piaga della criminalità organizzata", ha detto il sindaco di Roma Ignazio Marino.

GLI INTERVENTI - "Non dobbiamo sottovalutare il senso di paura che la mafia riesce a instillare nell'animo delle persone - ha detto Marino -. In certi momenti si può avere paura ma si deve avere il coraggio di andare avanti per noi, per i nostri figli e i nostri nipoti". Gli interventi dal palco sono introdotti dalla giornalista di Repubblica Federica Angeli, sotto scorta per le minacce ricevute dalla mafia del litorale di Ostia. Tra gli ospiti, con il sindaco Ignazio Marino e il prefetto Franco Gabrielli, il regista Roberto Faenza, il vice sindaco di Roma Luigi Nieri e alcuni assessori, il giornalista de La Stampa ed esperto di mafia Francesco La Licata.

UNO SGUARDO AL FUTURO - Puntare sulle persone, per guardare al futuro non scordare il sacrificio di questi uomini. "Camminiamo sulle loro idee", ha ricordato Sabella, che ha voluto ribadire "il valore della memoria", come base su cui costruire il futuro. Senza dimenticare le difficoltà che anche da vivi uomini come Giovanni Falcone hanno dovuto affrontare. "Quei 500 chili di tritolo, così come gli altri che due mesi dopo a via D'Amelio segnarono la vita di un altro eroe, Paolo Borsellino, erano degli epiloghi di storie di delegittimazione sistematica, progressiva e formalmente molto spesso ineccepibile", ha detto il prefetto Gabrielli.

UNA TARGA RICORDO - "A Ostia, un pezzo della nostra Capitale - ha aggiunto - dove ancora una volta con incolpevole noncuranza abbiamo trascurato che alcune forme criminali si sviluppassero. Faccio un invito a tutti: non ci prestiamo alla delegittimazione. Non possiamo permetterci di lasciare da solo chi combatte". Alla fine della manifestazione, i bambini dell'istituto Parini hanno messo delle targhe con i nomi di Falcone, la moglie e i ragazzi della scorta sulle piante di aranci in piazza Anco Marzio.

LA CONTESTAZIONE - Una piccola contestazione ha accompagnato l'arrivo di Marino a Ostia per la giornata "Ostia ricorda". Alcune piccole allieve e insegnanti della scuola di danza Famous Art School di Ostia hanno inscenato una sorta di flash mob ballando in piazza Anco Marzio per protestare contro la chiusura della scuola. "Marino non fermare il nostro sogno", "Vogliamo ballare dove siamo cresciuti", si legge nei cartelli esposti dei ragazzi della scuola gestita dalla famiglia Spada.


 

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