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Ostia: la 'palestra legalità' si farà, i tempi restano incerti. Scontro tra Pd e M5s

Restano i problemi burocratici. Di Pillo: "Stiamo lavorando in sinergia con il Campidoglio e l'assessore all'Urbanistica Montuori"

Dopo oltre un anno della 'palestra della legalità' a Ostia neanche l'ombra. Il Campidoglio giustifica il ritardo convergendo la responsabilità a un cavillo burocratico. L'espressione 'Uso servizi' al posto dell'attuale 'Uso servizi adiacenza distribuzione benzinai' impedisce infatti da mesi la conclusione del passaggio di proprietà. E quindi niente palestra. 

Questo il motivo per cui il Dipartimento Programmazione Attuazione Urbanistica ha rinviato per ben tre volte l'incontro con i sottoscrittori del protocollo siglato tra Regione Lazio e terza sezione del Tribunale. Che gestisce i beni sequestrati e confiscati. La struttura, in via di Idroscalo, dovrà nascere nei locali sequestrati all'imprenditore Mauro Balini numero uno del Porto Turistico a processo per bancarotta. L'ultimo blitz della Finanza portò al sequestro di 320 immobili (e pochi mesi prima di beni per 450 milioni di euro) e così il Porto di Ostia, da oltre tre anni, è sotto amministrazione giudiziaria.

La scorsa settimana si è tenuta la commissione urbanistica, in Campidoglio, richiesta dal gruppo del Pd. Ancora, però, si è registrato un nulla di fatto e così i Dem incalzano: "Il direttore del X Municipio ha comunicato che ci sarebbe l'esigenza di convocare una conferenza di servizi e una disposizioni dirigenziale per risolvere i problemi entro 90 giorni, competenza del dipartimento Urbanistica di Roma Capitale. Quello che percepiamo è un mancato senso di responsabilità dei dirigenti Capitolini e una maggioranza municipale incapace di imporsi.

"La palestra significherebbe riportare, in un territorio abbandonato alla mala vita, la presenza dello Stato e soprattutto la politica. - sottolinea il consigliere di Ostia Athos De Luca - Lì dove la presenza delle forze dell'ordine garantisce la legalità, la politica ha il dovere di fornire un'alternativa e una prospettiva ai tanti ragazzi residenti, garantendogli un centro di aggregazione e formazione".

Il Pd, e nei mesi scorsi anche il Presidente dell'Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio, Gianpiero Cioffredi, chiedeva di sbloccare l' "inaccettabile rimpallo di responsabilità tra uffici del Comune e Municipio che sta bloccando" da maggio la palestra della Regione". 

A placare gli animi, almeno negli intenti, ci ha pensato nel fine settimana la presidente del X Municipio, Giuliana Di Pillo come aveva già fatto lo scorso ottobre: "La palestra della legalità si farà. Stiamo lavorando in sinergia con il Campidoglio e l'assessore all'Urbanistica Luca Montuori per risolvere definitivamente questa vicenda che ha visto nel suo iniziale percorso, come accaduto spesso in passato, il sovrapporsi di strumenti diversi che hanno creato nodi che vanno sciolti del tutto ed è ciò che sta avvenendo". I tempi, però, restano incerti. 

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