Ostia, murale censurato: 36mila firme per ridisegnare il volto di Federica Angeli
La petizione, ha dichiarato il presidente dell'associazione antimafia Noi, Massimiliano Vender, "resterà aperta fino a quando non avremo risposte dall'amministrazione a 5 stelle"
La petizione online lanciata su change.org, per chiedere il ripristino del volto di Federica Angeli sul murale della stazione di Lido Nord a Ostia, ha raggiunto le 36.000 firme, "nel silenzio dell'amministrazione a 5 Stelle, del X Municipio". Così in una nota l'Associazione Antimafia NOI che aveva sposato l'iniziativa dopo che il dipinto dell'artista Lucamaleonte era stato censurato.
"Ringraziamo tutti coloro che ci hanno aiutato e che continuano a farlo anche ora: Giuseppe Giulietti e FNSI, Articolo21, Laura Boldrini, Oscar Giannino, il cantante Giovanni Caccamo, Beatrice Lorenzin, Monica Cirinnà, Jacopo Jacoboni, Rete #Nobavaglio, Lorenzo Frigerio, David Parenzo, Tiziana Ferrario, Mattia Feltri, Dario Nardella, Gennaro Migliore, Sandro Ruotolo, Laura Puppato, e quanti hanno partecipato alla nostra staffetta sui social".
Il presidente dell'associazione antimafia Noi, Massimiliano Vender ha spiegato: "La presidente del municipio X Giuliana di Pillo questa mattina mi ha ricevuto. Il Movimento 5Stelle di Ostia, accogliendo le proteste di Casapound, ha censurato il volto della giornalista più altri cinque - aggiunge Vender - Questa mattina la presidente Di Pillo ha spiegato che l'affare murale non è più di competenza del municipio. Malgrado avesse rassicurato gli insegnanti che avevano protestato di rivedersi a settembre, la partita ormai per lei è chiusa perché non c'è più il patrocinio".
"A questo punto ci rivolgiamo a tutti i destinatari della petizione firmata da 36000 persone per chiedere con fermezza il ripristino dei volti rimossi dal murale della stazione Lido nord - conclude Vender - Soluzioni diplomatiche e politiche non possono essere condivise ne' accettate in quanto ribadiamo con forza che il volto di Federica Angeli è stato ritenuto divisivo in un territorio che dovrebbe essere invece unito sul tema della lotta per la legalità e che invece continua a trovare pretesti per abbassare la testa".