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Ostia, restyling Lungomuro e concessioni contestate: la battaglia del litorale

I primi cambiamenti potrebbero essere visibili già dalla prossima estate. Ieri un incontro tra una commissione straordinaria del X Municipio e i rappresentanti di Federbalneari

Ostia è pronta a rifarsi il look sul lungomare. Una vera e proprio rivoluazione, almeno sulla carta, è quella che coinvolgerà la maggior parte degli stabilimenti balneari del litorale romano in vista della prossima stagione balneare. 

IL LUNGOMURO - La missione è "liberare" il lungomare e valorizzarlo come 50 anni fa. Magari abbattendo gran parte del famoso Lungomuro. E' questo il punto cardine di un incontro che si è svolto ieri tra la commissione straordinaria del X Municipio e i rappresentanti di Federbalneari. L'idea è quella di favorire il dialogo tra le parti per arrivare a un piano globale che elimini le opere di protezione che gli stabilimenti nel corso dei decenni hanno costruito, preservando e valorizzando gli elementi storici. 

I CAMBIAMENTI - I primi cambiamenti potrebbero essere visibili già dalla prossima estate con siepi tagliate e recinzioni alleggerite. Prima di Natale ci sarà un altro incontro con tutti i balneari.

"Abbiamo avuto con il prefetto Vulpiani grande sintonia anche sul metodo. Non fare clamore, ma fare le cose - ha commentato Renato Papagni presidente di Federbalneari dopo l'incontro -. Stileremo un programma di fattibilità per realizzare un restyling morbido del lungomare. Siamo favorevoli inoltre a lavorare per demolire pezzi di Lungomuro".  

LA REAZIONE - L'incontro di ieri, però, non è andato giù a Stefano Esposito, Senatore del Partito Democratico e Commissario Pd di Ostia che non ha intenzioni di intavolare trattative: "Ad Ostia la legalità sul tema-mare si ripristina in un solo modo: decadenza delle concessioni e indizione di una gara europea per la loro riassegnazione. Poi l'abbattimento del Lungomuro illegale senza se e senza ma e abbattimento di tutti gli abusi presenti sugli arenili". 

"Con chi ha commesso questo tipo di illegalità non si tratta, lo Stato deve applicare esclusivamente la legge e ripristinare la legalità. - ha continuato poi Esposito - Papagni, dal canto suo, non trascini il Prefetto Vulpiani su posizioni che non ha mai espresso. Per quanto ci riguarda vigileremo con attenzione anche se non abbiamo dubbi sul lavoro del Prefetto, e della sua squadra, e sulle sue capacità unanimemente riconosciute di essere al servizio della legalità".

I CONTROLLI - Nel frattempo, sul litorale, continuano i controlli presso gli stabilimenti. Lo scorso venerdì è toccato allo stabilimento Tibidabo Beach. Lunedì pomeriggio il blitz dei vigili urbani del X Gruppo Mare, diretti dal vicecomandante Antonio Di Maggio, è scattato al Lido, uno degli arenili storici di Ostia. L'esito dell'operazione, se ci saranno contestazioni amministrative in caso di sequestro, si avra tra circa un mese. 

La battaglia del litorale è entrata nel vivo. Senza dimenticare anche le questioni relative ai bandi dei chioschi di Ostia e alla gestione della spiaggia di Capocotta che tanto hanno fatto discutere durante l'estate e che con lo scioglimento per mafia del X Municipio sono ferme per essere analizzate.

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