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Spaccatura nel Pdl del X Municipio: la conta dei voti non torna

Il consigliere Malara, dopo il ricorso al Tar vinto da Moroso, presenta una denuncia. E' guerra tra i 'colleghi' di partito

A cinque mesi dalle elezioni municipali ad Ostia il quarto consigliere del Popolo delle Libertà non ha ancora un nome. Fino al 3 ottobre ad occupare lo scranno era Pietro Malara, forte del terzo posto raggiunto in lista. Una sentenza del Tar però ha di fatto rimesso tutto in discussione, assegnando quel posto ad Antonella Moroso. Il tribunale amministrativo del Lazio ha infatti accolto il ricorso della stessa Moroso, riconteggiando a suo favore 140 voti che la posizionano al terzo posto. Oltre a Rasi, Masi e D'Annibale a sedere nei banchi del Pdl dovrà essere quindi la Moroso

Sin qui quanto sancito con certezza dai tribunali italiani.

La decisione però non è andata giù a Pietro Malara che, appresa la notizia, con il suo legale è andato a spulciare tutte le carte trovando a suo dire non poche sorprese. Sorprese che ieri ha voluto rendere note in una conferenza stampa.  

Malara si dichiara "vittima di un’ingiustizia. Quanto sta accadendo è un attacco alla legalità e alla trasparenza stesse". In nome di quest'attacco il finanziere, assistito dall'avvocato Sebastiano Russo, ha già provveduto a presentare una denuncia presso la Procura della Repubblica di Roma. L'accusa contenuta nell'esposto è "falso in atto pubblico a carico di ignoti". Contemporaneamente Malara ha presentato ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar.

Malara, come detto, ha spulciato le carte. "Ho preso i verbali e li ho confrontati e non coincidono. Sono state fatte delle alterazioni: correzioni a penna di lettere anche con inchiostri di colori diversi". Le carte, mostrate ai giornalisti presenti, dimostrerebbero le presunte alterazioni: tre che diventano 8, molti uno aggiunti davanti alla cifra originale. Manomissioni fatte quasi esclusivamente a favore della Moroso. Nella denuncia presentata e illustrata alla stampa Malara chiede "una perizia calligrafica". Di fatto la denuncia presentata da Malara è contro ignoti. L'esponente PDL ha tenuto a precisarlo più volte durante la conferenza stampa, quasi a voler smentire l'articolo de Il Tempo in cui si addebitava alla Moroso la responsaibilità dell'alterazione.

Immediata la replica di Antonella Moroso: "Se c’è una vittima di “errori”  nelle operazioni elettorali quella sono io e lo ha sancito il Tar, verificando che i voti riportati in quella tabella di riepilogo, oggi sventolata da Malara, non corrispondono ai maggiori voti da me effettivamente presi, che sono invece riportati nei verbali  delle singole sezioni. Proprio grazie a questo riconteggio il tribunale mi ha proclamata eletta”. La sentenza alla quale fa riferimento Antonella Moroso è la n. 8606 del  3.10.13 (Reg. Ric. 6797/13) che la proclama eletta al consiglio del X Municipio al posto del consigliere Malara, dello stesso partito. “Capisco la sua delusione nel vedersi estromesso”, prosegue, replicando “alle accuse e allusioni che mi sono state mosse in questi giorni dal collega ma trovo patetico sostenere oggi che quei verbali, identici sia nelle copie da me estratte con l’accesso agli atti, che nelle copie estratte da altri candidati, e persino identici a quanto depositato dallo stesso comune di Roma, quale parte resistente nel ricorso da me presentato al Tar, siano stati “alterati” come da lui sostenuto".

"Questo tentativo di gettare fango sul mio nome e sui risultati elettorali in forza dei quali il Tar mi ha proclamato eletta, è inaccettabile e non resterà impunito. Se Malara o altri consiglieri hanno censure da muovere alla sentenza,  lo facciano davanti al Consiglio di Stato, dinanzi al quale si potrà procedere, se lo vorranno, anche alla riapertura di tutte le schede e al  riconteggio di tutti i  voti,  e non con proclami allusivi a mezzo stampa. Non accetterò che nessuno possa infangare il mio nome e per questo ho dato mandato ai miei legali di vagliare con scrupolo ogni articolo pubblicato, dichiarazioni resa alla stampa o post pubblicati su facebook in questi giorni, così come anche – appena disponibile – il testo della denuncia sporta da Malara, per verificare se ricorrano estremi di reato a mio danno e in caso affermativo provvederò immediatamente a sporgere denuncia/querela”, conclude Antonella Moroso, che nel frattempo, sottolineando che la sentenza è esecutiva, ritiene “opportuno che non vi siano ulteriori rinvii da parte del consiglio municipale nella convocazione del prossimo consiglio al quale dovrò essere chiamata a  partecipare. Gli “errori” elettorali già hanno sottratto a me e alla cittadinanza cinque mesi del mio impegno da consigliere municipale".

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