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Ostia, un bando per la gestione e la fruizione di Tor San Michele

La torre iniziata da Michelangelo Buonarroti e conclusa da Giovanni Lippi, riaprì al pubblico l'anno scorso per un solo giorno

Tor San Michele può tornare a risplendere. La comunità di Ostia accoglie con entusiasmo la decisione del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo di pubblicare un bando per la gestione e la fruizione dalla torre, il Maschio michelangiolesco situato all'Idroscalo.

La Soprintendenza Speciale Archeologica Belle Arti e Paesaggio di Roma, intende dare la Torre di via degli Atlantici in concessione d'uso temporanea ad un'associazione culturale o di volontariato. I residenti, soddisfatti, sperano che a vincere il bando e quindi a gestire la torre sia l'Associazione Tor San Michele Ostium che, lo scorso 28 maggio, con una sottoscrizione volontaria aveva organizzato la riapertura, per un giorno, del tesoro di Ostia. Il bando, per molti, è un sogno che si realizza dopo anni di lotte burocratiche. 

Il bando per la gestione di Tor San Michele

Tor San Michele è un manufatto storico disegnato da Michelangelo Buonarroti, realizzato tra il 1564 e il 1568, da Giovanni Lippi che sostituì Michelangelo dopo la sua morte. Prende il nome dal pontefice san Pio V, al secolo Michele Ghisleri, che la dedicò al suo santo protettore San Michele arcangelo. 

L'edificio, a pianta ottagonale, ha un'altezza di 18 metri ed un perimetro di 96, è totalmente casamattato e dislocato su tre livelli, ognuno comprensivo di otto vani con volta a crociera. Originariamente era circondato da un fossato con un doppio sistema di ponti levatoi. Adibita a faro per un lungo periodo, è stata poi occupata dai tedeschi ed in seguito dagli americani durante la seconda guerra mondiale. Ora sogna una nuova vita

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