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Bandi Spiagge, Movimento 5 stelle: "Vizzani, se il Tar accoglie si dimetta"

Mancano pochi giorni alla sentenza del Tar che si pronuncerà il 9 maggio prossimo nel corso di un’udienza pubblica e che riguarderà il ricorso presentato dalle cooperative sociali contro il bando di gara per l’assegnazione delle ultime spiagge libere di Ostia

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

Mancano pochi giorni alla sentenza del Tar che si pronuncerà il 9 maggio prossimo nel corso di un’udienza pubblica e che riguarderà il ricorso presentato dalle cooperative sociali contro il bando di gara per l’assegnazione delle ultime spiagge libere di Ostia, impugnato per “vizi di legittimità”.

Attendiamo fiduciosi l’esito del Tribunale che ha ritenuto di dover entrare direttamente nel merito del procedimento amministrativo, senza limitarsi al solo provvedimento cautelare. Un percorso che porterà a via Claudio, nel parlamentino lidense, indicazioni importanti. Il bando per la concessione delle spiagge fu pubblicato a condizioni discutibili, non in linea con regolamenti e aspettative del piano utilizzazione degli arenili (PUA). Un bando discutibile anche sul piano della sostenibilità ambientale che per gli investimenti richiesti proponeva una selezione inammissibile. Se il giudizio dovesse risultare negativo in merito alla procedura adottata dall’amministrazione municipale il Movimento Cinque Stelle si troverà nella condizione di dover chiedere le dimissioni del Presidente del Municipio Giacomo Vizzani, che dovrà rispondere della volontà di aver voluto proseguire nonostante tutto e che poterà, quasi sicuramente, a costituire il motivo per un notevole risarcimento danni da parte dell’amministrazione, e per essa tutti noi cittadini, verso quelli che saranno stati erroneamente gli assegnatari delle concessioni. Dovrà rispondere anche dell’incertezza causata alle attività riconosciute delle cooperative sociali e dell’abbandono dei chioschi esistenti che alle porte della stagione balneare sono in parte in stato di abbandono. L’accanimento da parte dell’attuale amministrazione dovrà pagare tutte le possibili conseguenze che poi finiscono per incidere nella qualità della vita dei cittadini.

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