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Ostia: sequestrati due milioni di beni alla banda della Magliana

Sequestrati locali, ristoranti, bar e auto di lusso appartenenti ad un'organizzazione di 17 persone legate al sanguinario sodalizio degli anni '80. A muovere le fila Antonio Di Salvo, Rosa Stoto e Mario Diana

Tutto è iniziato dall'iniziativa di una madre che era riuscita a scoprire chi vendeva la droga a sua figlia su viale Vasco da Gama. Con coraggio la donna aveva deciso di denunciare il tutto alla Polizia. Da lì sono partite una serie di indagini che hanno portato ad individuare i capi dell'organizzazione e al sequestro dei loro beni.

Circa due milioni di euro tra auto, bar, locali e quote societarie tra Ostia e Anzio sono stati sequestrati dalla divisione Anticrimine della Questura di Roma.  Le indagini sono state coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, diretta da Giancarlo Capaldo ed eseguita dalla Polizia Anticrimine diretta da Rosario Vitarelli.

I beni sono ritenuti d'appartenenza di esponenti della Banda della Magliana. A gestirli un'organizzazione ramificata composta da 17 membri Quelli più in vista sono Antonio Di Salvo, 52 anni, pluripregiudicato romano legato in particolare al clan Proietti, uno degli esponenti di spicco della Banda della Magliana. Sua moglie, Rosa Stoto, 57 anni e Mario Diana, 53 anni, pluripregiudicato, anch'egli alla banda criminale. I tre sono stati rinviati a giudizio.

“E' la prima volta in Italia che viene  applicata la nuova normativa sui sequestri preventivi dei beni, che colpisce anche incensurati di cui si dimostri la pericolosità limitatamente al momento dell'acquisto del bene”, ha spiegato Rosario Vitarelli, della sezione Anticrimine della Questura di Roma.





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