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Ostia Ostia / Lungomare Lutazio Catulo

Ostia, apertura varchi al Pontile: è polemica. Scontro anministrazione-balneari

L'amministrazione municipale sta procedendo all'apertura dei varchi al mare, al Pontile di Ostia, per garantire il libero e gratuito accesso alla spiaggia

Caos, proteste e denunce. La mattina al Pontile di Ostia è più calda che mai. L'amministrazione del X Municipio si sta muovendo per aprire i cosiddetti "varchi a mare" di piazzale Ravennati, abbattendo parte del 'Lungomuro' e consentendo così i passaggi diretti in spiaggia. Le aperture dovrebbero, condizionale d'obbligo al momento, favorire il libero accesso all’arenile come prevede. Un’operazione passata quasi in sordina e andando contro la volontà degli imprenditori balneari che hanno 'occupato' simbolicamente il Pontile annunciando battaglia a suon di denunce e querele. 

LA PROTESTA - La questione è delicata. Il provvedimento annunciato per i primi di giugno dal mini-sindaco Andrea Tassone, se attuato, potrebbe rivoluzionare Ostia a cui seguirebbero poi “aperture” anche su altri tratti del lungomare e in altri stabilimenti. Gli imprenditori però non ci stanno. 50 concessionari balneari, questa mattina, si sono presentati ai cancelli dello stabilimento Battistini di Ostia. L’Amministrazione municipale, infatti, "convinta con questa azione di garantire il libero e gratuito accesso alla spiaggia, ha proceduto con l’ordine di aprire i varchi al Pontile nonostante le ripetute comunicazioni, da parte di Assobalneari Roma, di rispettare gli accordi presi con il Direttore Tecnico Paolo Cafaggi per la realizzazione del progetto".

LA POSIZIONE DEI BALNEARI - Renato Papagni, numero uno di Assobalneari Roma, non ci sta: "Nel mese di marzo ultimo scorso abbiamo consegnato  la nostra proposta progettuale di apertura dei varchi con la presenza e l’accordo dei due concessionari interessati. La nostra proposta (si può vedere qui e quisembra essere la soluzione opportuna, risolve i problemi di accesso alla battigia, offre continuità alla passeggiata a mare e dunque siamo pronti a confermare tale soluzione. Quanto invece prospettato dalle comunicazione e dalla successiva azione, un atto di prepotenza, da parte dell’Amministrazione, non rispetta le previsioni concordate, né tantomeno con le questioni di sicurezza che coinvolgerebbero la passeggiata a mare".

MODALITA' IRREGOLARI - Assobalneari Roma, dunque, non contrasta l’azione dell’apertura dei varchi ma le modalità irregollari con le quali tali decisioni sono state prese. "Il Presidente Andrea Tassone non ha voluto ascoltare, ne affrontare le preoccupazioni che hanno esplicitato i due impianti balneari coinvolti, nello specifico la sicurezza, l’intervento inopportuno in piena stagione, nonché le difficoltà di accessi e gli eventuali abusi, oltre che la privacy che va assicurata alla clientela", sottolineano i balneari.

VARCHI APERTI - Il X Municipio però non indietreggia e, nonostante la protesta, appare determinato ad aprire i varchi. La risposta di Tassone non tarda: "La protesta dei concessionari degli stabilimenti balneari, con in testa il presidente di Assobalneari Roma Renato Papagni, sta rallentando le operazioni. L’apertura dei varchi al mare, al Pontile di Ostia, è un diritto che deve essere garantito alla cittadinanza. I due varchi consentiranno di fare una breccia nel ‘lungomuro’ di Ostia e ripristinare l’accesso all’arenile". 

L'INTERVENTO DEI VERDI - "La legge sull'accesso al mare è chiara è di fatto obbligo per i concessionari di stabilimenti balneari garantire il libero e gratuito accesso per il raggiungimento e fruizione della battigia anche ai fini della balneazione»questa è il comma 281 della legge finanziaria 2007 che fu presentato quando ero deputato dei verdi alla Camera. Ad Ostia l'86% delle spiagge è interdetta alla libera fruizione dei cittadini perché il lungomare è stato trasformato in un lungomuro". Lo dichiara, in una nota, Angelo Bonelli, coportavoce nazionale dei Verdi. "I cittadini - aggiunge - devono sapere che hanno il diritto di entrare gratuitamente per fare il bagno da ogni parte entrando da qualsiasi stabilimento per fare il bagno e prendere il sole. Ostia dovrebbe avere spiagge come Copacabana e Ipanema e se fosse per me demolirei 70% strutture in cemento per ridare le spiagge ai cittadini".

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