Ostia, anomalie nel bando: l'anticorruzione blocca concessioni spiagge
Di anomalie, del resto, l'Anac ne aveva parlato già ad aprile, quando l'anticorruzione stava passando al setaccio tutte le spiagge di Ostia
"Illegittimità e anomalie". Sono questi i dubbi sollevati dall'Autorità Nazionale AntiCorruzione che boccia le concessioni della spiagge del X Municipio, quello già commissariato per mafia.
E' una risposta importante quella inviata dall'Anac di Raffaele Cantone a LabUr, il laboratorio d'urbanistica del litorale che aveva evidenziato presunte irregolarità nell'affidamento di alcune spiagge. Al centro della disputa c'è il lotto numero 8, affidato all'ATI UISP (Libera, UISP e Le Grand Coureur S.D.D.) e che riguarda l'ex spiagge Amanusa.
Una vicenda che tanto ha fatto discutere con Libera che, prima dell'estate, si è anche tirate indietro nella gestione della spiaggia libera attrezzata. Tra le violazioni contestate c'è l'omessa indicazione del valore della concessione, l'invalidità della nomina e l'illegittimità dell'operato della Commissione di gara. La delibera è la numero 1086 del 5 ottobre 2016 ed è consultabile su questo link.
Secondo l'Anac tra le "illegittimità e anomalie", quella più grave è proprio "l'omessa indicazione del valore della concessione dei servizi connessi alla balneazione sulle spiagge libere del litorale", a cui lega un altro aspetto che "suscita forti perplessità", ovvero i ricavi valutati per il concessionario, "ovvero solo 1200 euro in due anni".
Gli atti della delibera del 5 ottobre, pubblicata sul sito dell'Anac, sono ora stati trasmessi alla Corte dei Conti e alla procura di Roma. Di anomalie, del resto, Raffaele Cantone ne aveva parlato già ad aprile, quando l'anticorruzione stava passando al setaccio tutte le spiagge di Ostia