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Venerdì, 26 Aprile 2024
Ostia Ostia / Lungomare Amerigo Vespucci

Da Ostia a Capocotta tra sequestri e degrado: l'estate dell'incertezza

Nel week end turisti e bagnanti hanno invaso il litorale ma anche nelle ultime ore sono continuati i sequestri agli stabilimenti di Ostia. Ai Cancelli, invece, i chioschi sono costretti al fai da te

Estate di ricorsi, degrado, abusi e sequestri. Da Ostia a Capocotta, passando per Castel Porziano il clima che si respira è quello dell'incertezza. E' questo lo scenario che si sta configurando sul mare di Roma. E anche nel week end, nonostante eventi come il Raduno Nostalgia o la biciclettata da San Paolo a La Rotonda, turisti e bagnanti hanno sfidato il traffico per abbronzarsi sotto il primo sole. 

Ad Ostia a tremare sono gli stabilimenti. Sette lidi sono a rischio "decadimento delle concessioni, per mancato pagamento del canone e abusi edilizi", dopo una istruttoria della commissione straordinaria composta da tecnici del X Municipio, Agenzia del Demanio, Polizia Locale e Capitanerie di Porto, presieduta dal commissario straordinario del parlamentino di Ostia Domenico Vulpiani. 

Allo stabilimento La Casetta, quello dei "vip", invece, la stagione proprio non partire oppure farlo con il freno a mano tirato. Sabato, infatti, per la terza volta in pochi mesi sono stati apposti i sigilli al cancello d'ingresso dello stabilimento sul lungomare Amerigo Vespucci per "abusi edilizi". Un blitz che fa seguito a quello fatto nell'area parcheggio, abusiva, dello stabilimento Gambrinus

E poi, facendo un ulteriore passo indietro, ci si mette anche il tempo. Venerdì scorso c'è stata anche una mareggiata che ha dimezzato le cabine dello stabilimento La Nuova Pineta-Pinetina. Sono 19 le cabine distrutte, 20 quelle inagibili, 22 a rischio inagibilità per mancanza sabbia e di relative passerelle per raggiungerle.

E se Ostia piange, Capocotta non ride. ‎Servizi igienici chiusi, pulizia autogestita e pochi bagnini. Questa è stata la fotografia della spiaggia libera di Castel Porziano e dei Cancelli in questo fine settimana. A denunciare la situazione sono stati prima i bagnanti con una manifestazione e poi i gestori dei chioschi che annunciano "di aver deciso di posizionare dei bagni chimici vicino alle loro attività perché i servizi pubblici sono chiusi". 

"Al momento – spiega Roberto Giordani presidente del Consorzio Castelporziano '98 – è aperto ‎un solo bagno, grazie a qualcuno che ha forzato la porta, e noi cerchiamo di tenerlo pulito. Lo stesso vale per il tratto di spiaggia davanti ai chioschi che puliamo da soli a mano. Gli utenti si lamentano della sporcizia sulla spiaggia, dei bagni chiusi. Abbiamo perciò deciso di posizionare a nostre spese dei bagni chimici, adatti anche per i portatori di handicap. La sicurezza in mare è un altro problema. I bagnini del Comune presidiano 4 postazioni su 17. Inoltre non ci sono ancora i cartelli di avviso dell’assenza del servizio di salvataggio".

"Gente in acqua e spiaggia piena. Centinaia, migliaia di persone prive di servizi igienici. Qualcuno più civile porta via i suoi rifiuti tutti gli altri se ne fottono. Ambulanti a gogò, parcheggiatori. Tutto a posto. - commentano ironici i gestori del chioso Mediterranea del loro profilo ufficiale Facebook - Per il momento gli unici senza servizi sono i frequentatori di Capocotta. Così come gli unici con le attività a zero siamo noi. Ostia tutti gli stabilimenti aperti".

In attesa del bando per il servizio di assistenza ai bagnanti, si sta cercando di trovare soluzioni tampone con la formula del volontariato: individuando associazioni abilitate che possano espletare il più presto possibile il servizio di salvataggio dove assente. Per quanto riguarda la pulizia dell'arenile, sarebbero in via di definizione accordi con i servizi giardini del X Municipio e Ama. L'estate è iniziata: bagnanti e imprenditori voglio risposte. 


 

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