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Mare di Ostia, il Comitato Civico 2013 istituisce la 'Porchetta verde'

No all'uso politico di Goletta Verde dei finti dati sull'inquinamento. La Regione Lazio ha forti difficoltà nel garantire i servizi minimi di monitoraggio per mancanza di personale e dei reattivi di laboratorio

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di RomaToday

Sono inattendibili i dati sull'inquinamento del mare di Roma raccolti da Goletta Verde, braccio armato di Legambiente. In particolare l'inquinamento del mare di Ostia non può essere valutato se, come fa sistematicamente Goletta Verde, si saltano i prelievi alla Foce del Canale dei Pescatori, al centro di Ostia, fosso naturale che raccoglie le acque di scolo (inquinate) di tutto il XIII Municipio.

La stessa cosa per il Canale di Palocco, artificiale, che sfocia invece all'altezza del primo cancello delle spiaggia libera di Castel Porziano. Per questo motivo il Comitato Civico 2013 promuoverà per questa estate la campagna Porchetta Verde, denunciando le violazioni ambientali che, senza alcun controllo e senza alcuna denuncia, si effettuano ogni giorno sulle spiagge e nelle acque del litorale romano. E' ora di dire basta a chi fa politica su un bene comune fingendosi paladino dell'ambiente.

Basti pensare che i soli 7 prelievi effettuati da Goletta Verde su ben 141,5 km di costa della Provincia di Roma riguardano la foce di corsi d'acqua su cui la Regione Lazio non opera attività di monitoraggio. Infatti lungo le coste esistono zone in cui la balneazione è interdetta in modo permanente (ZPI: zone permanentemente interdette per inquinamento; ZPA: zone permanentemente interdette per la presenza di porti, aeroporti, servitù militari, parchi marini ecc) e sono quindi escluse dal programma di controllo. A che serve effettuare in quei punti un controllo il cui risultato è già scontato ? 

I dati della Regione Lazio pubblicati sul sito www.arpalazio.net, recentemente aggiornati dopo i nostri esposti alla Capitaneria di Porto e alla Procura di Roma, parlano chiaro: i valori dei parametri d'inquinamento fissati dalla normativa risultano allarmanti per quanto riguarda gli Enterococchi Intestinali e l'Escherichia Coli. Occorre dunque un maggiore monitoraggio da parte delle forze civiche del territorio in quanto la Regione Lazio ha forti difficoltà nel garantire i servizi minimi di monitoraggio per via della mancanza di personale e per la mancanza dei reattivi di laboratorio.

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