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Venerdì, 19 Aprile 2024
Infernetto

Dopo Tor Sapienza Marino arriva all'Infernetto: "Non sarà sede definitiva per immigrati"

Il Sindaco nel pomeriggio di domenica fa visita nel centro di via Salorno, dove da alcuni giorni sono giunti i minori immigrati che prima erano ospitati a Tor Sapienza

Sembrava una domenica qualunque, ed invece ieri all'Infernetto il sindaco di Roma Ignazio Marino ha sorpreso tutti facendo visita ai minori rifugiati che da Tor Sapienza sono stati trasferiti al centro di accoglienza di via Salorno. Niente telecamere e giornalisti, come due giorni fa a riprendere proteste e slogan urlati contro il primo cittadino nella periferia est, ma una visita in incognito nell'entroterra del X Municipio, dove si rischiano nuove proteste anti immigrati. 

MANIFESTAZIONE IN MATTINATA - Già verso le 11 di ieri si è svolto pacificamente, come ha confermato anche la questura, un sit-in degli abitanti nel centro 'Le Betulle', contro il trasferimento. Erano un centinaio le persone che hanno fatto sentire le proprie ragioni ai giornalisti presenti. Un malessere  evidenziato anche dagli esponenti del X Municipio di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale che parlando di una "situazione inaccettabile". Mentre il PD locale invita a non fare speculazioni: "Chi critica per partito preso questa situazione è incoerente. Hanno anche visitato il centro. Oggi sembrano aver perso la memoria, giocando a seminare odio. Quell'odio che non appartiene al nostro territorio". 

ARRIVA MARINO - Ed è così che il sindaco Marino decide di far visita ai minori accolti all'Infernetto "ad ascoltare anche le loro storie", ribadendo ancora una volta che comunque "il trasferimento non è una soluzione". Marino si è intrattenuto a parlare diversi minuti con i residenti dopo aver visitato la struttura di via Salorno. Qui ha parlato con gli immigrati ed ha medicato anche uno di loro rimasto leggermente ferito dopo gli scontri dei giorni precedenti. Successivamente è stato preso d'assalto dalle domande di decine di manifestanti. Come dimostra anche un video che ci ha inviato Deborah Sanchioni, residente della zona

INCONTRO TRA RESIDENTI E IMMIGRATI - "Cercheremo delle soluzioni a quelli che voi ritenete essere dei problemi - ha rassicurato il Sindaco - ma spostare questi ragazzi come fossero dei pacchi non è la soluzione, lesivo degli stessi diritti umani. Loro sono spaventati, voi giustamente arrabbiati. Questa zona deve riacquistare il decoro che merita". Subito dopo Marino, con il suo vice Luigi Nieri, ha accompagnato una delegazione di cittadini all'interno della struttura 'Le betulle', nella zona adiacente al centro alzheimer, dove i residenti hanno incontrato gli immigrati del centro. 

Infernetto, manifestazione al centro di via Salorno

PIU' ILLUMINAZIONE E FORZE DELL'ORDINE - Una mossa, quella dell'incontro tra residenti e immigrati, che ha soddisfatto Marino: "Le storie di questi ragazzi hanno commosso anche gli abitanti di questo quartiere. I residenti che hanno avuto modo di incontrarli si sono resi conto che non sono dei delinquenti, ma soltanto bambini spaventati. Dall'altra parte c'è però una preoccupazione per le infrastrutture del quartiere argomento separato, ma comunque molto sentito. - continua il primo cittadino che poi approfondisce la questione -  È evidente che c'è un problema di illuminazione stradale, di sicurezza. Mi rivolgerò immediatamente al prefetto per comprendere alcune questioni tecniche, come la chiusura del commissariato a mezzanotte. Mi sono impegnato a mettere a disposizione delle forze dell'ordine edifici del Comune, in modo che il ministero possa risparmiare sugli affitti decine di milioni ogni anno, che possono essere investiti per la sicurezza dei cittadini. Ho poi ribadito l'intenzione di sostituire l'illuminazione pubblica grazie al nuovo patto fatto con Acea. Partiremo nelle prossime settimane - ha concluso - proprio dalle aree più periferiche".

INFERNETTO NON SARA' SEDE DEFINITIVA - Alle continue domande dei residenti, preoccupati di vivere "un'altra Tor Sapienza", Marino rassicura tutti e conferma: "Questa non può essere una sede definitiva per questi immigrati. Soprattutto perchè i bambini hanno diritto di tornare a studiare nelle scuole che hanno frequentato fino ad ora. Penso che vada affrontata una riflessione con il ministero dell'Interno sulla questione immigrazione - continua - Il Lazio accoglie il 22% degli immigrati di tutto il Paese, di cui quasi il 90% solo nella città di Roma. Va fatta anche una profonda riflessione sul nostro servizio di protezione nei confronti dei richiedenti asilo e dei rifugiati. I numeri che siamo costretti a fronteggiare in questo momento non sono numeri per cui il Paese è preparato".

IL PRESIDENTE DEL X MUNICIPIO 'BACCHETTA' IL SINDACO - Tuttavia non è solo rose e fiori. Alla visita di ieri all'Infernetto, infatti, ha partecipato anche l'assessore ai servizi sociali del X Municipio Emanuela Droghei ma non il presidente del parlamentino lidense Andrea Tassone ancora 'scottato' dal non essere stato avvertito del trasferimento dei minori da Tor Sapienza a via Salorno: "Mi chiedono perché non sono stato all'Infernetto. Rispondo che sono stato degnamente rappresentato da un pezzo della mia squadra. Mi chiedono perché non sono andato comunque vista la presenza del sindaco. Rispondo che il sindaco avrebbe potuto farmi una telefonata la sera stessa del trasferimento dei minori di Tor Sapienza. La mia coerenza è per molti un grosso difetto", scrive sul suo profilo facebook Tassone. Nel frattempo proprio Droghei da l'appuntamento "per capirne di più" sulla vicenda, a martedì alle ore 18:00 presso la Parrocchia San Tommaso, sala Giovanni Paolo II

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