"40 nuovi immigrati nel centro dell'Infernetto": tensione tra i residenti
Torna l'allarme immigrati in via Salorno, nel centro Le Betulle. Già negli ultimi due anni si erano creati momenti di tensione con i residenti scesi in piazza a protestare
Torna "l'allarme immigrati" nel centro in via Salorno all'Infernetto. Circa 40 persone, quasi tutti uomini adulti, due notti fa sono arrivati nel centro Le Betulle, in passato struttura destinata a centro Alzheimer inaugurato a marzo del 2014.
Una storia vecchia di due anni con tanta tensione che i residenti credevano di aver gettato alle spalle. Già a fine 2014 gli occupanti furono, infatti, portati nel centro suscitando le ire dei cittadini. Poche settimane dopo, poi, ci fu una rissa tra gli occupanti armati di bastone e ben sei feriti. Le persone, successivamente, furono portati via anche perché poco distante c'è un altro centro, quello in via Porrino.
Le proteste dei residenti però continuarono. A scendere in campo, in prima linea, ci fu anche l'eurodeputato della Lega Nord, Mario Borghezio che sfilò insieme a CasaPound per dire "no al centro di accoglienza all'Infernetto". Una situazione, tuttavia, che potrebbe ripetersi anche ora.
"Gli occupanti sono tutti uomini adulti. - commenta in una nota Luca Marsella, responsabile di CasaPound Italia nel X Municipio di Roma - Non sarà certo il buonismo dei grillini che governeranno Roma a dare risposte sull'emergenza immigrazione e per questo siamo già pronti ad una nuova mobilitazione con i residenti, considerando che a poche centinaia di metri da via Salorno c'è già il centro d'accoglienza di via Porrino e ciò oltre ad essere inammissibile non è previsto dalla legge. All'Infernetto servono servizi, scuole, interventi contro gli allagamenti, strade asfaltate e non certo altri clandestini".
Sul posto anche i rappresentanti di Fratelli D'Italia: "Abbiamo provato a chiedere informazioni agli operatori ma non ci è stato fornito alcun dato se non che tale sistemazione è stata autorizzata dal Prefetto. Abbiamo raccolto la testimonianza degli abitanti della zona, che si dicono preoccupati per la possibilità di rivivere scene già viste".