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Giovedì, 18 Aprile 2024
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"Capocotta libera": i gestori delle spiagge chiedono proroga al Comune

Ad un mese dalla scadenza del bando sulla gestione della spiaggia di Capocotta i gestori chiedono "una proroga della gestione dei servizi delle spiagge" in attesa del 'Piano di Gestione della Riserva'

I sei gestori delle spiagge libere di Capocotta che nel 2000 hanno vinto il bando per l'assegnazione della gestione dell'arenile lanciano un grido d'allarme al Comune di Roma: una proroga della gestione dei servizi delle spiagge fino alla approvazione del 'Piano di Gestione della Riserva' sul quale impostare il nuovo bando. E' questo, in sintesi, quanto chiedono relativamente al futuro della gestione dei tratti di spiagge nelle zone delle dune protette di Capocotta.

NORME RISPETTATE - Nell'incontro tenuto al chiosco 'Mediterranea' sono intervenuti, Claudio Presutti, presidente del Consorzio 'Capocotta Cinque Spiagge', Sebastiano Venneri, Segreteria nazionale Legambiente e Responsabile Mare, Francesco Dell'Orso, consulente legale del Consorzio e Giuliano Fanelli, ecologo presso l'Università di Roma 'Tor Vergata'.

La gestione da parte delle imprese aderenti al 'Consorzio Capocotta Cinque Spiagge' "ha consentito di scardinare una situazione di generalizzato abusivismo che insisteva sulle dune e sul litorale di Capocotta, rispettando puntualmente le norme contenute nel contratto in essere con il Comune di Roma e raggiungendo tutti gli obiettivi che vi erano contenuti", fanno sapere in coro i gestori dei chioschi.

IL LAVORO FATTO NEGLI ANNI - Ciò ha significato, nella pratica, rendere accessibile la spiaggia 365 giorni l'anno, assumere lavoratori in regola e presenziare la spiaggia con assistenti al salvamento a mare nel rispetto delle ordinanze della Capitaneria di Porto di Roma.

"La spiaggia - sottolinea il Consorzio - ha visto occorrere negli anni anche un netto miglioramento da un punto di vista ambientale grazie ad investimenti mirati che hanno consentito di eliminare i gruppi elettrogeni sostituiti da cabine elettriche dell’Acea, di eliminare le punte abissine, di installare un sistema di decantazione e smaltimento delle acque reflue, oggi riutilizzate per sub-irrigazione della macchia mediterranea e di realizzare periodicamente attività con associazioni e forze dell’ordine, tese all’educazione ambientale e alla sicurezza delle dune".

PIANO DI GESTIONE DELLA RISERVA - Sebbene siano ormai passati quasi 20 anni, l’area di Capocotta è però ancora oggi in attesa di essere regolamentata dal 'Piano di Gestione della Riserva’, il documento che il Comune di Roma, in condivisione con il Ministero dell’Ambiente, avrebbe dovuto produrre per la gestione dell’area della Riserva Statale del Litorale Romano sotto il profilo urbanistico, ambientale e dei servizi.

"La legge quadro sulle Aree Protette, impone che qualsiasi attività nell’ambito di un’area protetta sia preceduta dall’approvazione di un piano di gestione, in assenza del quale, qualsiasi scelta in merito al futuro di Capocotta avrebbe gioco forza una connotazione di precarietà e, in ultima analisi, di inadeguatezza", sottolinea il Consorzio.

UNA PROROGA - "Nell'interesse di Capocotta e certamente in difesa del grande lavoro portato avanti in questi anni, con spirito costruttivo chiediamo al Comune - ha detto Presutti - di uscire dall'immobilismo degli anni precedenti e di adoperarsi per trovare una soluzione definitiva e non più vie transitorie. Se davvero l'intenzione è quella di difendere la spiaggia di Capocotta, il percorso migliore da intraprendere dovrebbe prevedere anzitutto la preparazione di una gara pubblica predisposta sulla scorta di un progetto adeguato e coerente con il 'Piano di Gestione della Riserva'.

La nostra proposta è che, nel frattempo, il Comune di Roma si impegni per una rapida approvazione del 'Piano di Gestione della Riserva' e autorizzi una proroga minima indispensabile dell'attuale gestione, al fine di non perdere il know-how che - ha concluso - fino ad oggi ha permesso di rendere Capocotta libera e fruibile nell'esclusivo interesse dei cittadini".

"ESEMPIO DI LEGALITA' E ACCESSO LIBERO" - "In questi anni la gestione delle spiagge libere di Capocotta è stata un'oasi felice di gestione del bene comune mare di Roma, nella legalità e nel rispetto dell'ambiente, garantendo la libera fruizione e l'accesso gratuito".

È quanto dichiara, in una nota, Cristiana Avenali, Consigliera regionale del Partito Democratico e componente della Commissione Ambiente che continua: "Credo che ora la prima esigenza che abbiamo sia quella di garantire lo svolgimento della stagione balneare a tutela dei cittadini e delle attività economiche in essere, e nel frattempo bisogna lavorare per approvare nel più breve tempo possibile il 'Piano di gestione della Riserva del Litorale', e allo stesso tempo costruire un nuovo bando per la gestione della spiaggia, che consenta lo svolgimento di una attività economica e di tutela dell'area. 

Ho già parlato con l'assessore Estella Marino, nella quale ho trovato massima disponibilità, e nei prossimi giorni spero si riuscirà ad organizzare un incontro anche con l'assessore Alfonso Sabella delegato al litorale, per affrontare la questione. Il sindaco Ignazio Marino e gli assessori stanno facendo un ottimo lavoro per riportare la legalità ad Ostia, per l'abbattimento del Lungomuro, e credo che allo stesso tempo bisogna lavorare ripartendo da quanto di buono fin'ora è stato fatto", ha concluso. 

LA RIVOLUZIONE DEL LITORALE LAZIALE - A cambiare look, però, non è solo Capocotta. Ad Ostia, infatti, si continua a lavorare per la questione relativa all'apertura dei varchi di accesso al mare. A Castel Porziano, invece, dopo il placet del Consiglio di Stato il Comune continuerà a portare avanti le operazione di demolizione degli abusi. Più a nord, invece, si progetta la stagione estiva con nuove aree per fare kite-surf e non solo. A Fiumicino da sabato sarà possibile usufruire di una spiaggia libera per i cani e una, nella zona di Focene, per gli amanti del naturismo

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