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Castel Porziano, raccolta firme dei clienti dei chioschi "abusivi"

In queste ore i frequentatori dei Cancelli hanno avviato una petizione: "Sindaco non demolisca le nostre aspettative"

Continua a far discutere la questione relativa a Castel Porziano. In queste ore, i frequentatori della spiaggia, hanno lanciato una raccolta firme e una lettera indirizzata al sindaco di Roma Ignazio Marino, al quale i bagnanti chiedono di trovare una soluzione. Ecco di seguito il testo. 

"Egregio Signor Sindaco, Le scriviamo in merito allo smantellamento dei chioschi, o parte di questi, siti sul litorale di Castel Porziano, cosiddetti Cancelli. La maggior parte di noi da circa vent'anni e più frequenta quelle spiagge non potendosi permettere il costo degli stabilimenti balneari e per godere una parte di mare in un contesto più naturale. Abbiamo visto crescere i chioschi dei Cancelli, li abbiamo visti crescere insieme ai nostri figli e nipoti in quanto, nel corso degli anni, con l'arrivo della crisi economica, molta più gente ha usufruito e usufruisce di queste spiagge libere. Libere ma pulite e belle, ma ancor di più dei servizi che i chioschi offrono: al di fuori di loro non c'è niente. Se i chioschi sono cresciuti diventando più grandi, sicuramente è anche a causa della "domanda di mercato", più gente quando è al mare per tante ore sente l'esigenza di una bibita, di scaldare il biberon per il proprio figlio, di avere un pasto buono ad un costo ancora possibile. 

Noi bagnanti e clienti dei chioschi dei cancelli di Castel Porziano vogliamo fare appello alla sua intelligenza di Sindaco e al suo cuore umano affinché possiate trovare una soluzione che non demolisca le nostre possibilità di avere un ristorazione che non possiamo permetterci negli stabilimenti balneari, non demolisca dei luoghi che si sono ingranditi perché evidentemente si è ingrandita la "domanda di servizi" - e che in tempi di crisi è positivo - per chi sta con le proprie famiglie al mare per più ore, non demolisca neanche le "famiglie" che regolarmente lavorano nei chioschi e andrebbero ad assommarsi ai tanti disoccupati.

Perché invece non promuovere questi posti in cui evidentemente la "richiesta di mercato" è alta trovando soluzioni legali appropriate? Perché togliere a noi cittadini, che non possiamo permetterci di pagare l'entrata e i costi degli stabilimenti balneari, questa possibilità di avere dei servizi a nostra misura economica in queste spiagge libere? Crediamo e speriamo veramente - in quanto molti di noi la votarono per le elezioni - di non restare delusi da una politica solo della demolizione ma di essere stupiti da soluzioni intelligenti che facciano il bene comune, il bene di tutti".

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