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Ostia: tavolo tecnico sulle 'case di sabbia', allontanata l'ipotesi sgombero

Il segretario romano di Unione Inquilini: "Le trattative tra Comune e proprietà Armellini sono alle battute iniziali, ma possiamo ritenere fondate le dichiarazioni del Campidoglio"

Buone notizie per le famiglie delle così dette 'case di sabbia' ex Armellini di Ostia. I 1042 nuclei possono tirare un sospiro di sollievo dopo il 'tavolo tecnico' convocato nella sede del X Municipio. Il 12 novembre il Tar del Lazio, con una sentenza (qui l'articolo completo), ha fissato il termine inderogabile per "l'esecuzione del rilascio del complesso immobiliare", condannando il Comune a risarcire la Moreno Estate a cui, dal 2012, è stata negata la restituzione degli immobili per una cifra quantificata in oltre 3 milioni di euro (8.977,96 euro al giorno), a cui si sommano i 18 milioni già riconosciuti.

Il 12 febbraio scadrà il termine ma, secondo quanto emerso da Ostia, probabilmente non ci saranno sgomberi in quella data con il Comune che, però, rischia di pagare una multa salata per ogni giorno in più che "occupa" quelle case. 

Al 'tavolo tecnico', tra gli altri, ha partecipato anche Unione Inquilini: "Avremmo preferito ottenere la requisizione degli immobili, per sanzionare i tanti e troppi danni erariali provocati in questi anni da Armellini ai tutta la collettività, ma la situazione di Ostia è quella di una pericolosissima corsa contro il tempo in cui la mia priorità è tutelare le famiglie residenti e spezzare la catena degli affitti passivi a carico del comune".

VIDEO | Dentro le 'case di sabbia' di Ostia

Così il segretario romano Fabrizio Ragucci che spiega: "Le trattative tra comune e proprietà Armellini sono alle battute iniziali, ma possiamo ritenere fondate le dichiarazioni del Campidoglio che è intenzionato a procedere all'acquisizione degli immobili, anche di quelli abitati dagli inquilini irregolari".

Ragucci ci tiene a sottolineare: "Nessuno uscirà dalle proprie case! In attesa che siano definite le procedure di acquisizione, non ci saranno sgomberi né per gli assegnatari né per il resto dei residenti. Il Comune ha infatti già compiuto gli atti formali per ottenere la sospensione di ogni procedura di sgombero".

Ora la partita importante si gioca sulle opere di manutenzione straordinaria che Armellini non ha realizzato in questi decenni di lucrosa locazione e che saranno debitamente conteggiate in qualsiasi ipotesi di acquisto. "Io credo che gli immobili vadano requisiti, per sanzionare i tanti e troppi danni erariali provocati in questi anni da armellini a danno di tutta la collettività", ha concluso il sindacalista. 

Presente al 'tavolo tecnico' anche Monica Picca, capogruppo di Fratelli d'Italia nel X Municipio: "L'incontro che abbiamo ottenuto dopo atti portati in consiglio sia comunale che municipale è riuscito ad ottenere la certezza che gli inquilini delle case di Armellini non vengano sgomberati. Una procedura che era rimasta ferma per la non curanza e la dovuta attenzione per il problema da parte di questa Amministrazione la quale, in questa ampasse, ha fatto modo che cadessero nel vuoto tutti i tentativi di accordo.

Picca, che ha confermato di monitorare la mediazione attraverso il continuo aggiornarsi del tavolo tecnico, conclude: "Per quanto riguarda gli immobili abusivi si procederà a livello regionale con una possibile sanatoria ma anche in questo caso resta da stabilire i criteri di assegnazione. Ci tengo a ringraziare anche il comitato di quartiere 'Cittadini di Ostia Nuova' che, nonostante vivano una situazione di disagio alloggiando in quegli appartamenti dal futuro incerto, non hanno mai mollato, lottando, con estrema dignità, al fianco delle istituzioni e della politica, rispettando sempre i ruoli di tutti".

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