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Casal Palocco, Lemon Bowl Higher 2016: brilla l'italo-romeno Matteo Heisu

Si torna in campo alle ore 9.00 con 132 match da disputare tra New Penta 2000, sede centrale del torneo, Eschilo 2 e Polisportiva Palocco

Le qualificazioni del Lemon Bowl Higher 2016 sono entrate nella fase saliente, che vedrà i migliori giovani under 10, 12 e 14, nei prossimi tre giorni, contendersi i pass per il main draw (2-6 gennaio). Molti i ragazzi interessanti dal punto di vista tecnico, tante le storie di vita e di tennis da raccontare.

Alla caccia dei talenti. Non è semplice, soprattutto guardando i match dei più piccoli, capirne le reali potenzialità. “Bisogna analizzare le capacità coordinative – spiega Enzo Centola, direttore tecnico dell’Excel Sporting Club di Roma – e il fisico, perché senza queste caratteristiche nel tennis non si va da nessuna parte. Cerco anche di capire quanto e come i ragazzi seguono il match, se hanno sempre presente il punteggio, se giocano in maniera aggressiva o conservativa. In una parola: l’atteggiamento in campo. Ma da qui a diventare giocatore ce ne passa e le variabili sono infinite”.

Sangue rumeno, cuore italiano. Uno dei ragazzi che maggiormente ha impressionato nei primi turni di qualificazione è Matteo Heisu, classe 2005 del circolo capitolino Grande Slam. “Io e mio marito siamo giunti oramai 15 anni fa dalla Romania – racconta mamma Vasilica – e Matteo è nato qui a Roma. Ha iniziato per gioco, palleggiando per ore con il padre sin dall’età di 5 anni. Ha sempre praticato il tennis, anche se non ama seguirlo in televisione”. “Però Federer lo guardo, è il mio idolo – ribatte Matteo – perché tecnicamente è il più forte e viene sempre a rete. Il mio obiettivo al Lemon Bowl? Lo scorso anno ho raggiunto gli ottavi, quindi spero di migliorarmi, anche se il vero obiettivo è divertirmi”.

Lemon Bowl Multiculturale. Oltre ai 25 stranieri iscritti, il Lemon Bowl Higher 2016 vede in scena tanti ragazzi italiani di origine africana. È il caso dei fratelli Ayline e Yannick Ngantcha Lliso, di padre camerunense e madre spagnola. “Vengo dal Camerun ma mi considero ormai italiano – spiega il papà Jean Jacques – dato che sono arrivato dall’Africa ben 26 anni fa. I nostri figli sono nati a Fossombrone (Marche), ma viviamo da tempo a Perugia dove lavoro per un’azienda farmaceutica. La passione per il tennis dei miei figli? È giunta forte e all’improvviso. I ragazzi si allenano al Centro Tennis Perugia, dove si trovano benissimo”.

A seguire i fratelli Ngantcha Lliso e altri 7 ragazzi del circolo è il maestro Federico Rosi, che spiega: “Sia Yannick che Ayline sono partiti benissimo e stanno esprimendo un ottimo tennis. Speriamo possano continuare a vincere e a divertirsi”. Si torna in campo alle ore 9.00 con 132 match da disputare tra New Penta 2000, sede centrale del torneo, Eschilo 2 e Polisportiva Palocco.  

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